VIAREGGIO. Asp come braccio operativo del Comune nella gestione dei servizi pubblici essenziali: va in questa direzione lo studio di approfondimento portato avanti in questi giorni dall’amministrazione comunale che porterà in tempi relativamente brevi alla trasformazione di Asp, da azienda speciale a società ‘in house provider’.
“L’obiettivo è la razionalizzazione delle partecipate attivando un controllo analogo sulle stesse mai esistito fino ad oggi, che ha portato ad esempio al fallimento della Viareggio Patrimonio”, spiega il sindaco Giorgio Del Ghingaro.
La rivisitazione dell’azienda speciale infatti, si colloca in un quadro specifico che comprende il ripensamento della gestione complessiva della Mo.Ver. con l’attribuzione di specificità ulteriori quali illuminazione pubblica e la gestione della riscossione delle sanzioni, la rivisitazione del rapporto con Sea finalizzata all’introduzione della strategia Rifiuti Zero e l’approfondimento delle problematiche relative alle due fondazioni.
La volontà dell’ente è quella di permettere all’attuale forma di azienda speciale di passare ad un modulo societario, senza con ciò eliminare il controllo pubblico ma anzi realizzando una società interamente partecipata dal Comune stesso per la gestione dei servizi pubblici con l’aggiunta di ulteriori servizi estrapolati dalla Viareggio Patrimonio fallita.
Nel dettaglio, verranno affidati alla nuova società, l’emergenza abitativa, gestita fino ad oggi in parte dal Comune e in parte dalla Viareggio Patrimonio, e la gestione dei tributi e degli atti propedeutici alla relativa riscossione.
L’iter di trasformazione previsto dalla normativa presenta particolari benefici: “Da un lato c’è la volontà di investire in Asp rendendola il quarto elemento di una costellazione ormai chiara, dall’altro l’operazione consentirà il riassorbimento del personale in esubero attualmente in capo alla Viareggio Patrimonio”, prosegue Del Ghingaro.
“In breve faremo coincidere la razionalizzazione delle partecipate con la salvaguardia dei posti di lavoro. Un punto di arrivo che abbiamo avuto sempre ben presente, al contrario di molti che invece hanno sempre navigato a vista.
“L’ultimo tassello sarà l’unione delle due fondazioni che porterà alla nascita di un organismo unico e forte che potrà far valere il proprio peso anche a livello internazionale, per una ripresa economico culturale del territorio”.
