VIAREGGIO. Massimiliano Bindocci scrive a nome della CGIL: “Quanto avvenuto ieri al Comune di Viareggio, quando l’amministrazione si è rifiutata di incontrare le lavoratrici e i lavoratori del Centro Congressi se assistiti da funzionario sindacale sgradito all’amministrazione stessa – richiesta di fronte alla quale i lavoratori hanno deciso all’unanimità di abbandonare l’incontro per affermare il principio democratico secondo cui ognuno è libero di decidere da chi farsi rappresentare – le categorie Filcams CGIL, FIOM, Funzione Pubblica, FILT CGIL e FISAC CGIL ritengono che tale fatto sia di gravità inaudita e degno dei peggiori momenti della nostra storia.

Infatti alla già grave situazione dei lavoratori del Principino e di tutte le società partecipate del Comune di Viareggio non solo non si sta dando risposta -al di là di quanto anche oggi si continua ad affermare sulla stampa – ma si pone come gravissima ed inaudita discriminante quella della libertà di scegliere l’organizzazione sindacale dalla quale farsi rappresentare. Quindi per questi lavoratori né pane né diritto di difesa. E l’attacco, ci consentano di dirlo questi signori, non è solo diretto a loro ma anche all’organizzazione sindacale nel suo complesso, che in piena autonomia decide come organizzarsi e a quali funzionari affidare gli incarichi.

Pertanto siamo costretti a pensare che il problema sia proprio la persona, che in questa vertenza si è esposta senz’altro in maniera fastidiosa osando mettere in discussione l’operato della giunta Del Ghingaro ed esprimendo un giudizio su come è stata gestita la sorte delle partecipate prevedendo ciò che poi di fatto si è verificato rispetto alla gara per l’assegnazione della gestione del Centro Congressi.

E se per Alberici e DelGhingaro il problema è la persona, ribadiamo che sono le organizzazioni sindacali a scegliere le persone e i lavoratori a loro volta a scegliere da chi farsi rappresentare. Pertanto il problema si sarebbe posto, dal nostro punto di vista, nei confronti di qualsiasi funzionario sindacale allontanato dai tavoli della trattativa.

Certamente in tutta questa vicenda, nella quale riteniamo si continua a non tener conto dell’urgenza di risolvere il problema di chi dopo anni si trova senza il lavoro, non hanno avuto un impatto costruttivo certi atteggiamenti eccessivamente ottimistici che in questi mesi vedevano la soluzione dietro l’angolo e che celebravano qualche momento di intesa istituzionale come la panacea di tutti i mali.

Come abbiamo visto, i mali invece si accrescono. E’ urgente che tutte le forze in campo responsabilmente si impegnino per trovare soluzioni percorribili peri lavoratori del Principino e delle partecipate e perché si instauri un dialogo costruttivo rispetto alle diverse vertenze aperte in Versilia.

Ciò non sarà possibile se si persevererà in atteggiamenti al limite dell’incostituzionalità, rispetto ai quali ci riserviamo di intraprendere iniziative di denuncia.”

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