BORGO A MOZZANO. Nei giorni scorsi il personale del Nucleo Operativo Antibracconaggio del Corpo forestale dello Stato ha condotto con successo un rilevante intervento nel Comune di Borgo a Mozzano, in località Monte Ventoso della Frazione di Corsagna.
A seguito di lunga e complessa attività info-investigativa un pericoloso bracconiere, recidivo e già noto alle Forze dell’Ordine, è stato sorpreso in flagranza di reato, durante la cattura di avifauna selvatica con reti da uccellagione.
Tra i provvedimenti adottati spicca il sequestro delle reti e di tutti gli uccelli catturati: per 4 Pettirossi e 1 Cinciarella, già morti a causa dei traumi della cattura, non c’era più nulla da fare ma 6 Usignoli, ancora vivi, sono stati subito rimessi in libertà.
La recrudescenza del bracconaggio nella Valle del Serchio ha reso necessario intensificare i servizi di tutela degli animali selvatici, impiegando appositi Reparti specializzati ad elevata operatività e di pronto impiego; sono invitati a collaborare all’iniziativa tutti cittadini a conoscenza di attività venatorie illecite: essi possono rivolgersi con fiducia a tutte le Caserme Forestali, dove le segnalazioni vengono raccolte con discrezione da personale motivato ed esperto.
Sin dalla sua fondazione -quasi 2 secoli fa- il Corpo Forestale dello Stato difende la Natura e l’Ambiente, le piante e gli animali dalle diverse insidie loro rivolte da inquinatori, bracconieri e abusivisti di ogni genere.