VIAREGGIO. “Vittima del nazifascismo, vittima delle vergognose leggi razziali, vittima dei tedeschi ma soprattutto degli italiani. Luciana Pacifici era nata il 28 maggio 1943, ma non ha retto alle fatiche del terribile viaggio della morte che la conduceva, i primi giorni del ’44, in treno ad Auschwitz, in Polonia”. Lo ricorda Alessandro Santini, consigliere comunale di Forza Italia.

“Aveva solo 8 mesi. 8 mesi di vita che gridano al mondo quanta barbarie è stata commessa lucidamente da esseri umani forti verso altri esseri umani, inermi.

“L’unica, ‘gravissima’ colpa della piccola Luciana? La fede nella religione ebraica, che ha condotto alla morte lei e la sua famiglia. Questa bimba, figlia di un viareggino, deve essere ricordata dalla sua città perché, attraverso la sua storia triste e crudele, nessuno mai dimentichi quanta malvagità la follia di menti perverse ha perpetrato verso il sempre martoriato popolo ebreo.

“Viareggio dedichi a Luciana una strada, un parco, uno spazio pubblico: luoghi che avrebbero dovuto vederla giocare, crescere, felice, in quella sua infanzia mai vissuta.

“Il nazifascismo va combattuto ancora, con l’arma della memoria; e per ricordare, prima di tutto ai nostri ragazzi, la malvagità di un ideale sbagliato e marcio, abbiamo bisogno di tenere in vita anche la storia di questa bambina.

“Luciana va onorata, a Viareggio, perché passando e leggendo il suo nome, in un parco o all’angolo di una strada, chi ancora crede in certi ideali sbagliati chini la testa dalla vergogna e chi, invece, difende i valori sacri della vita e della democrazia, possa sempre sentirsene orgoglioso e far rivivere la piccola Luciana nei ricordi e nella memoria perpetua”.

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ultimo aggiornamento: 27-01-2016


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