VIAREGGIO. “La rete ambientale della Versilia, battendosi fin dalla sua costituzione contro gli inceneritori, esprime il suo totale disaccordo alla costruzione di un forno crematorio presso il cimitero di Torre del Lago, in pieno centro della frazione, e solidarizza con i cittadini che si oppongono alla costruzione di questo impianto”. Lo scrive la rete ambientale della Versilia.

“L’amministrazione comunale afferma che l’inceneritore sarà di “ultima generazione” e che non inquinerà: le stesse balle che si dicono sempre per costruire gli inceneritori, rinominati, per edulcorare la pillola, “termovalorizzatori” (anche per Falascaia, le autorità di allora, dichiararono che era di ultima generazione…).

La realtà è ben diversa. La Comunità europea impone che dal 2020 tutti gli inceneritori dovranno essere dismessi. La Toscana di questi ne vuole fare altri 9. Oltretutto la Regione Toscana risulta inadempiente rispetto al TUEL (Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali), la normativa che regolamenta anche questo tipo di impianti.

Impianti che hanno un forte impatto ambientale inquinante, tanto che per legge è previsto che in un’ampia area intorno ( circa 2500 m ) non si possa coltivare e quindi non ci si possa abitare .

I crematori, come tutte le strutture a combustione, hanno una pesante ricaduta d’inquinamento sul territorio, perché emettono diversi inquinanti : polveri sottili, monossido di carbonio, ossidi di zolfo e di fluoro, metalli pesanti piombo, mercurio derivati dalla combustione dei corpi ricchi di sostanze chimiche (otturazioni dentarie, farmacoterapia, chemioterapie ecc…) e sono resi biodisponibili dal calore, inoltre si formano diossine, furani (cancerogeni comprovati scientificamente) ecc…

Molti crematori periodicamente sono chiusi (vedi Pisa,Pistoia, Arezzo) proprio per l’emissione di grandi quantità di diossina ( ricordiamo molto bene le vicende legate all’inceneritore di Falascaia, sia per il taroccamento delle emissioni che per lo sversamento di 3700 tonnellate di acque inquinate anche da diossina nel Torrente Baccatoio che da Pietrasanta sfocia nel mar Ligure (dati processuali ), per non parlare di decine impianti che hanno diversi problemi di funzionamento pur agendo in regime di autocontrollo…

Gli inquinanti non si poseranno soltanto sulle case e sui giardini limitrofi all’impianto, ma saranno trasportati dal vento ed andranno ad inquinare anche a distanza, contribuendo ad aggravare una situazione ambientale già pesantemente compromessa.

Vogliamo ricordare ciò che emerge dai dati ufficiali dei centri di ricerca della regione che la Versilia è il territorio che in Toscana ha una serie di poco invidiabili primati: il più alto tasso di mortalità per tutte le cause, il più alto tasso di mortalità per tumore, anche infantile, il più alto tasso di mortalità evitabile, la durata media della vita più bassa. Questa situazione è sicuramente determinata da un ambiente degradato da diversi fattori ufficialmente inesplorati che andrebbe monitorato e risanato.
Non favoriamo altri inquinamenti.

La rete ambientale della Versilia invita i cittadini di Torre del Lago a non delegare la lotta ad alcuno e impegnarsi direttamente contro la costruzione del forno crematorio e ad intraprendere le iniziative di lotta, le sole che possano fermare gli amministratori.

In questo contesto assicura il proprio appoggio attivo aderendo con forza alla raccolta firme organizzata dal comitato cittadino No Forno.

Chiediamo all’amministrazione di avviare quanto prima un processo partecipativo per rimediare all’errore di aver approvato una delibera di giunta senza prima consultare i cittadini. Considerando anche il fatto che non si trova traccia di questo progetto nel programma elettorale dell’attuale Sindaco di Viareggio”.

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