SERAVEZZA. Scrive il Comitato “La Rinascita di Seravezza”: “In vista delle prossime elezioni comunali di Seravezza, il Centrodestra versiliese ha iniziato un percorso teso a creare un gruppo d’azione forte e coeso, da cui avrebbero dovuto scaturire prima il programma per la futura legislatura del Comune, poi, alla fine e di comune accordo, l’indicazione del candidato Sindaco unitario del Centrodestra.

All’idea, nata dall’invito dei dirigenti di Forza Italia, aderirono già dal novembre 2015 Lega Nord, Fratelli d’Italia, il movimento civico Idee Comuni.

In seguito, a tale percorso vennero invitati anche i partiti della Destra storica della Versilia, nel frattempo riunitisi nel  Comitato elettorale “La Rinascita di Seravezza”.

Ancor prima dell’incontro inaugurale, tuttavia, il gruppo Idee Comuni presentò al pubblico il proprio candidato sindaco, ottenendo l’appoggio di FdI.

Il percorso suddetto poi è partito e si trova in fase avanzata, arrivando anche alla stesura di un documento comune.

Nonostante questo, è notizia di ieri, la Lega se n’è uscita sui giornali, sostenendo il candidato civico, e tirando la giacca a FI perché faccia altrettanto.

E la risposta di FI non si è fatta attendere: oggi il coordinatore provinciale Marchetti definisce il candidato di Idee Comuni come “uomo di FI” e “nostro candidato”, lanciandosi poi in un groviglio di parole per lasciare intendere che tutto deve essere comunque ancora discusso con gli alleati locali, nell’ambito del percorso di cui si è detto.

La domanda sorge spontanea, come diceva un noto personaggio televisivo: a che gioco sta giocando l’asse FI-Lega-FdI?

Se in pectore avevano già tutti lo stesso candidato, a cosa è servito imbastire tutta questa bella (e inutile) procedura del gruppo di lavoro ecc. ecc.?

Sarebbe stato molto più onesto dirlo subito, in modo che ciascuno dei movimenti e partiti, invitati al famoso gruppo unitario, potesse prendere in tutta libertà le sue decisioni politiche.

Così non è stato, e tutto lascia intendere che la sola ragione di montare tutta questa apparecchiatura scenica non fosse che prendere al laccio chi aveva ben note ragioni per non accodarsi alla scelta di quel candidato.

Lo stesso documento “comune”, firmato ieri da tutti i partecipanti al gruppo di lavoro, tranne la Lega, sembra avere la stessa finalità.

Ma con quale coscienza si può anche solo immaginare di poter legare chicchessia, con un documento come quello di ieri, che si fonda su premesse che vengono ogni giorno platealmente rinnegate sui giornali?

Se i partiti della triplice ed i c.d. gruppi civici gregari volevano suonare il “rompete le righe”, hanno scelto la maniera più becera e disobbligante.

Ma tant’è: se quelle righe bisogna romperle, la Destra storica versiliese, cioè i partiti del comitato “La Rinascita di Seravezza”, è più che pronta, con uomini ed idee, a riappropriarsi dei propri spazi politici e scendere finalmente in campo.”

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