VIAREGGIO. L’amministrazione del Ghingaro è a rischio. Il caos suscitato dalla vicenda dello scontro tra l’assessore Alessandro Pesci e il consigliere Stefano Pasquinucci, sfociato in un imbarazzante comunicato misterioso non condiviso da tutta la maggioranza, potrebbe portare a serie conseguenze.

Mentre ancora si attende la decisione del consigliere di maggioranza Luigi Troiso, uno dei più risentiti dalla vicenda, che appare prossimo a passare nel gruppo misto assieme a Pasquinucci, a prendere la parola e alzare i toni è Giuseppe De Stefano di Viareggio Democratica, compagine che sostiene il primo cittadino.

Ai microfoni di 50 Canale rilascia parole di fuoco: “Del Ghingaro è venuto a fare il sindaco, non il podestà. Se pensa che noi siamo degli yes men, si sbaglia. Se mi rispetta, io lo rispetto…” e aggiunge, “I voti di Viareggio Democratica arrivano tutti dal Pd, sono i nostri voti che hanno spedito Luca Poletti all’opposizione”.

Infine, sfida a viso aperto l’equilibrio di Del Ghingaro sulla poltrona di sindaco: “Se pensa di dettare chi sta dentro e chi sta fuori, forse sarà lui a ritrovarsi fuori… senza di noi non sarebbe stato eletto: se pensa di poter governare senza di noi, a giugno ci saranno nuove elezioni e Viareggio Democratica appoggerà un altro candidato”.

Esternazioni pesantissime, che seguono la spaccatura per il suo voto contrario all’impianto di cremazione per i defunti a Torre del Lago; tutto questo mentre sembra che un primo incontro fra Troiso e il primo cittadino si sia risolto in un nulla di fatto e i tentativi di riconciliazione si siano spostati di un giorno ancora.

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