VIAREGGIO. Nei giorni scorsi, a seguito delle problematiche emerse con riguardo alle attività del Piazzone, avevo contattato il Presidente della Commissione Attività Produttive, Turismo e Commercio Pietro Guardi, dove siedo anch’io come membro di minoranza, per chiedere che tipo di atteggiamento intendeva assumere l’Amministrazione Comunale dopo le prese di posizione di ConfCommercio e di altri.
La risposta era stata vaga. Ti farò sapere, parlo con l’Assessore, nessuno spirito di iniziativa che andasse al di là del mero passacarte malgrado sia Presidente di una fra le Commissioni Consiliari più strategiche e rilevanti.
Passano i giorni, i problemi si aggravano visto che adesso c’è anche il tema dell’orario del parcheggio per i commercianti ma anche sul fronte del porto le questioni da discutere e sulle quali confrontarsi non mancano, a cominciare dall’asse di penetrazione, ma Guardi non si sente.
Questa mattina l’ho contattato di nuovo per sollecitarlo, anche in considerazione che la Commissione che presiede da luglio dello scorso anno si è riunita tre misere volte, il 7 agosto 2015, peraltro su convocazione della minoranza, l’8 ottobre 2015 e il 16 dicembre 2015 ed è direi vergognoso se si considerano le competenze e l’importanza che quel consesso ha in una città turistica e portuale come la nostra.
La risposta è stata esilarante per non dire di peggio visto il ruolo che ricopre anche fuori dal Consiglio Comunale, “siamo stati fermi perchè eravate a riconteggiare i voti” !
Ora, se Guardi, dopo essere stato eletto Presidente dei Balneari non ha in realtà più tempo per svolgere le sue funzioni di Consigliere Comunale e tantomeno di Presidente di Commissione riguardo alla quale “puzza” di incompatibilità lontano un miglio, posso anche capirlo e se è così deve dimettersi.
Altrimenti non è accettabile che chi ricopre ruoli istituzionali dia una risposta di questo genere – il riconteggio dei voti è questione del tutto estranea all’attività amministrativa che, vista la pienezza dei ruoli di chi è in carica, deve andare avanti senza indugio – dimostrando, ahimè, di non rendersi conto dei segnali preoccupanti che provengono dalle associazioni di categoria e dalla città intera, a più riprese o, peggio ancora, di accontentarsi di fare il ventriloquo di altri.
Ad ogni modo, nei prossimi giorni, mi farò portatore, con i gruppi consiliari di minoranza e del gruppo misto, di sensibilizzare i temi che Guardi non vede o non vuol vedere, compresa la questione attinente ai molteplici ruoli che riveste, evidentemente fonte quanto meno di imbarazzo se non di incompatibilità riguardo all’attività che è chiamato a svolgere in Commissione e nello stesso Consiglio Comunale.