VIAREGGIO. Piazzale semideserto, hangar mestamente chiusi (uniche eccezioni quelli di Ceragioli e dei fratelli Cinquini), carristi e mascheratisti premiati senza la possibilità di poter esprimere a voce la gioia della vittoria: no, non è stata una bella cerimonia quella andata in scena oggi alla Cittadella. Un pomeriggio senza sussulti salvato solo dall’allegria delle maschere delle costruzioni vincenti, bravissime a movimentare la giornata.

Se Fabrizio Galli, Jacopo Allegrucci, Luigi e Uberto Bonetti, Stefano Cinquini (con la sagoma di cartone del fratello Umberto, assente giustificato causa operazione all’anca), Luca Bertozzi, Silvano Bianchi e Michele Canova non hanno voluto mancare l’appuntamento, si registra l’assenza di Alessandro Avanzini, Massimo Breschi e Luciano Tomei che hanno preferito disertare la consegna dei premi speciali da loro conquistati. E, volendo dirla tutta, non si sono persi granché: le premiazioni dei vincitori, da sempre uno dei momenti più attesi nella carriera di un costruttore, sono in realtà diventate una banale e fredda lettura (in modo celebrativo, per carità) di nomi priva però dell’emozione di sentire la voce dei protagonisti.

Nel finale ha parlato pure Stefano Pozzoli, il quale sta per terminare dopo un anno e mezzo il suo mandato di commissario straordinario della Fondazione Carnevale: “Grazie alla città per questa esperienza. E grazie anche a tutti i costruttori per la passione straordinaria e lo spirito di sacrificio”.

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