VIAREGGIO. Aiuole e parchi curati uniti ad una nuova cultura del verde urbano: questo il duplice obiettivo che si propone il nuovo Regolamento del per la cura partecipata del Verde Pubblico, ideato e redatto dalla consigliera Marinella Spagnoli su proposta dell’assessore Alessandro Pesci, che verrà presentato all’approvazione del Consiglio comunale.

Un atto che mira ad accrescere la sensibilità e l’attenzione da parte dei cittadini singoli o associati favorendo modalità partecipative di gestione delle aree verdi attraverso lo strumento dell’adozione o della sponsorizzazione.

In pratica cittadini, associazioni, organizzazioni di volontariato, istituzioni scolastiche ma anche parrocchie, enti religiosi, ed operatori commerciali, potranno decidere di prendersi cura di un’area verde, ovviamente non a scopo di lucro, adottandola materialmente o ricorrendo a donazioni e contributi volontari: in entrambi i casi le essenze vegetali da mettere a dimora dovranno essere concordate e approvate dal Servizio Verde Pubblico, in base alle caratteristiche botaniche, all’habitat di appartenenza, e al luogo di destinazione.

Potranno essere adottate rotatorie e spartitraffico, aree di pertinenza dei plessi scolastici, aree attrezzate, parchi gioco di quartiere, piazze, piccole alberature stradali, grandi fioriere.

A seguito dell’adozione del Regolamento verrà redatto apposito elenco delle aree adottabili e una cartografia dedicata che sarà possibile consultare sul portale del Comune
(www.comune.viareggio.lu.it).

Per quanto riguarda le aree a Verde Storico – quindi il Parco di Villa Borbone, i giardini di Villa Paolina e Villa Argentina, il verde della Passeggiata a mare, della Terrazza della Repubblica e il Belvedere di Torre del Lago-, la gestione potrà essere divisa in settori mantenendo però un progetto vegetazionale uniforme che dovrà essere vagliato e autorizzato dal Servizio Verde Pubblico del Comune di Viareggio di concerto con la Soprintendenza ai Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici.

Le tipologie di intervento sulle aree verdi potranno essere sia di cura dell’esistente che di riconversione: quindi pulizia e conferimento dei rifiuti, raccolta delle foglie, annaffiatura, sfalcio periodico, lavorazione del terreno ed 
eventuali concimazioni, cura e sistemazione delle aiuole, dei cespugli e delle siepi, cura, manutenzione o acquisizione di nuovo arredo. Ma anche nuova progettazione dell’area con la collocazione di fiori, alberi, arbusti e siepi ed inserimento di nuovi arredi urbani, il tutto nel rispetto della normativa vigente.

Non solo, Viareggio è fra i primi Comuni toscani candidati alla sperimentazione sul progetto Regione Anci per la creazione degli orti urbani destinati alla sola coltivazione di ortaggi, piccoli frutti, fiori ed erbe aromatiche ad uso del soggetto adottante.
L’assegnazione delle aree avverrà con un successivo provvedimento, nel momento in cui l’Amministrazione Comunale avrà individuato aree idonee a tale finalità. Non sarà comunque possibile realizzare orti urbani in aree verdi pubbliche attrezzate.

L’adozione avverrà tramite una speciale convenzione: i moduli necessari potranno essere scaricati dal sito del Comune o richiesti all’ufficio del Verde Pubblico.

Il Servizio Verde Pubblico del Comune esaminata la richiesta esprimerà un parere sulla base di specifici criteri – l’ordine temporale di presentazione delle domande, la completezza della documentazione, la qualità del progetto, la rispondenza alle finalità del Regolamento – e procederà poi all’assegnazione in adozione.

La durata della convenzione per l’adozione delle aree verdi pubbliche non potrà superare i tre anni, decorrenti dall’atto di sottoscrizione della stessa, e potrà essere rinnovata oppure abbandonata in qualsiasi momento, sempre però con un minimo di preavviso.

«Le adozioni seguiranno una normativa precisa: le proposte dovranno essere corredate di progetto e documentazione, con l’esatta natura degli interventi previsti nonché i tempi di attuazione – spiega la consigliera Marinella Spagnoli -. Tutte le soluzioni dovranno essere compatibili con le normative vigenti e tener conto della pianificazione generale dell’arredo urbano comunale e delle prescrizioni che l’Amministrazione».

«Ovviamente l’area dovrà essere conservata nelle migliori condizioni di uso e con la massima diligenza e le professionalità necessarie» conclude la consigliera.

«Il verde pubblico è già molto migliorato – commenta l’assessore Alessandro Pesci -. Siamo partiti dagli interventi più urgenti, grazie anche all’apporto di Sea, per passare poi ad un riordino dei tempi e dei modi delle sfalciature del verde in carico al Comune, da via San Francesco a via Ponchielli, da largo Risorgimento, a piazza Dante, a piazza Santa Caterina, passando per piazza Piave e piazza D’Azeglio per finire sui viali a mare dal molo al Principe di Piemonte, compresa piazza Mazzini. Questo regolamento è uno strumento in più, che ha il pregio di coinvolgere i cittadini nella manutenzione della città».

«L’Amministrazione ha massima attenzione verso la riqualificazione degli spazi verdi di Viareggio – aggiunge il sindaco Giorgio Del Ghingaro -. Gli operai del Comune si coordinano in maniera costante con quelli Sea per la manutenzione delle aree pubbliche, mentre con l’ordinanza firmata nei giorni scorsi, abbiamo dato una risposta alle moltissime segnalazioni di cittadini che lamentavano inconvenienti igienico-sanitari sulla cura dei terreni incolti dei privati».

«Il quadro si arricchirà ancora con questo Regolamento – continua il primo cittadino -. Un modo per coinvolgere la città nella gestione attiva degli spazi comuni e nella loro valorizzazione. Dobbiamo sensibilizzare i cittadini, le imprese, le associazioni, le scuole. Recuperando insieme il verde pubblico diamo un senso al concetto di bene comune, si accresce il senso di appartenenza, si ha costante attenzione al degrado urbano. In una parola: si costruisce la comunità».

«L’obiettivo è uno solo – conclude il sindaco – la bellezza della città. Ma per raggiungerlo dobbiamo lavorare insieme, cittadini e Amministrazione. Se tutti impariamo a fare ognuno la nostra parte, in breve Viareggio potrà tornare alla sua straordinaria normalità».

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