PIETRASANTA. “Mallegni non riesce a tenere fede proprio a nessuna promessa elettorale, neanche a quella più gridata di tutte: l’abbassamento delle tasse. E allora parte con la demagogia ed il suo leitmotiv preferito quello della “sinistra delle tasse”. Se Mallegni studiasse le delibere del Comune di cui è Sindaco, saprebbe che l’aumento della pressione fiscale dal 2010 al 2014 è stato di 6.003.722 euro. Nel 2010 le entrate erano infatti pari a 18.959.816 Euro (si veda la relazione dell’organo di revisione al conto consuntivo 2010 pag. 13) mentre nel 2014 erano pari a 24.963.538 Euro (si veda la relazione dell’organo di revisione al conto consuntivo 2014 pag. 20)”.
Lo scrive il Pd di Piestrasanta. Per cui in cinque anni le entrate sono aumentate del 32% e non dell’82% come dice Mallegni, quindi, questi numeri che spara a caso, può giocarseli al lotto! Ma non è tutto. Mallegni forse non sa, o non vuole ricordare, che nel 2010 il Comune riceveva trasferimenti dal Governo Centrale per 5.484.800 euro, mentre nel 2014 il Comune, non solo non ha ricevuto niente, ma ha dovuto dare allo Stato ben 2.014.215 Euro. Per cui, non solo il Governo Centrale si è preso tutto l’aumento delle tasse, ma ha voluto quasi un milione e mezzo di euro in più dai cittadini pietrasantini. Il Governo ha aumentato la pressione fiscale direttamente sui cittadini attraverso gli enti locali…e chi c’era al Governo? Berlusconi prima e Monti dopo. Troviamo poi grave e ridicolo insieme, per un Sindaco, il non sapere che lo 0,8 per mille della Tasi sulle seconde case (argomento del Consiglio Comunale di ieri 29/03/2016) è pari a 800.000 euro e non a 2.000.000 Euro.
“Caro Sindaco – conclude il partito democratico di Pietrasanta – onestamente Le conviene assistere alle sedute di Consiglio Comunale, anziché snobbarlo e presentarsi solo al momento del voto delle delibere, almeno eviterebbe di dire castronerie. I fatti che esponiamo sono assai semplici e basterebbe un po’ di onestà intellettuale, che questi amministratori non hanno, impegnati come sono a buttare fango e discredito sugli avversari politici per agitare le acque e cercare di coprire la grande impreparazione e incapacità che ogni giorno dimostrano sul campo”.
