PIETRASANTA. Barsanti & Matteucci Day a Pietrasanta nel segno della Ferrari. Ci saranno una Formula 1, una fiammante California T e una suggestiva F12 TDF, in omaggio alle vittorie della 250 GT Berlinetta al Tour del France negli anni ’50 tra i modelli del Cavallino Rosso, una 488 Spider e una 488 GTB che per due giorni saranno parcheggiate per tutto il weekend e per tutto il giorno nel cuore del centro storico di Pietrasanta (Lu). L’occasione, per ammirare e sognare le auto sportive più belle del mondo simbolo ed orgoglio del Made in Italy, è la consegna del Premio Internazionale Barsanti & Matteucci conferito, quest’anno, ad uno degli artefici del successo planetario della casa di Maranello: l’Amministratore Delegato, Amedeo Felisa. Felisa è a capo di Ferrari dal 2008. Laureato in Ingegneria Meccanica al Politecnico, nel 1972 entra in Alfa Romeo e nel 1987 ne diventa direttore del settore “Sviluppo prodotto”. Risale al 1990 il suo ingresso in Ferrari come direttore tecnico della Ferrari Spa. Nel 2001 viene nominato direttore generale della divisione “Granturismo”, nel 2006 direttore generale dell’intera impresa per poi divenire, nel marzo 2008, amministratore delegato. Saranno il primo cittadino, Massimo Mallegni ed il Presidente del Rotary Club Viareggio a consegnare il premio all’AD Ferrari in occasione di una cerimonia solenne in agenda sabato 2 aprile, alle ore 18.30, nel Chiostro di S. Agostino il prestigioso riconoscimento realizzato dalla Fonderia d’Arte Massimo Del Chiaro. Il premio è organizzato con il contributo della Banca della Versilia Lunigiana Garfagnana ed il patrocinio dell’Università degli Studi di Pisa. In concomitanza con il Premio sarà riaperto al pubblico il Museo per tutti i weekend, dal sabato alla domenica, dalle 16.00 alle 19.00 e nei giorni festivi, il Museo.

Nel lungo weekend di Pietrasanta sono inoltre da segnare in agenda il vernissage sabato 2 aprile, alle ore 17.00 della mostra di Media Art diMarcantonio Lunardi nella Sala delle Grasce, l’inaugurazione della nuova sezione del Museo dei Bozzetti presso Palazzo Panichi domenica 3 alle ore 11.30 e le iniziative del Capodanno dell’Anno che per tutto il giorno animeranno il centro storico tra Piazza Duomo con la sfilata in abiti storici e lo spettacolo degli sbandieratori e il Parco della Lumaca con giocolieri ed intrattenimento per i bambini.

Fonderia d’Arte Massimo Del Chiaro: il “Cavallino Rampante” in bronzo a Maranello tra passato e presente

Partner storico del premio Barsanti e Matteucci è la Fonderia d’Arte Massimo Del Chiaro di Pietrasanta che ha realizzato la fusione in bronzo, con l’antica tecnica della “cera persa”, con base in marmo portoro che viene donata al vincitore. L’azienda, peraltro, per la casa automobilistica di Maranello ha realizzato, in passato, alcune fusioni in bronzo patinato e in alluminio del “cavallino rampante” che fanno bella mostra di sé presso i rivenditori della Ferrari. La Fonderia d’Arte Massimo del Chiaro, uno dei più prestigiosi centri di produzione per l’arte contemporanea, opera a Pietrasanta, città famosa per la lavorazione artistica del marmo e del bronzo.

L’azienda raccoglie e mette a frutto l’esperienza maturata da Massimo Del Chiaro in oltre sessant’anni di attività nel campo delle fusioni d’arte in bronzo. Nel corso della sua lunga carriera Del Chiaro ha approfondito lo studio dell’antico metodo di fusione a cera persa (lo stesso utilizzato dai Greci, dagli Etruschi e dai Romani) fino a diventarne uno dei più apprezzati esperti a livello mondiale

L’azienda, oggi guidata da Franco e Barbara, figli di Massimo, è stata fondata nel 1980. Con la crescita della produzione e il bisogno di un maggior numero di dipendenti Massimo Del Chiaro ha ampliato la sua fonderia in modo da soddisfare tutte le richieste degli artisti iniziando la costruzione di una nuova sede in Via delle Iare nel 1985.
Concepita secondo la più moderna utilizzazione degli spazi la Fonderia occupa un’area di 7.000 metri quadrati, suddivisa in studi ampi e bene equipaggiati, in reparti di lavorazione, a disposizione, gratuitamente, degli scultori, con tutta l’assistenza necessaria; un’area adibita a parco per rilassarsi o fotografare le sculture già patinate; un grande piazzale con una gru alta dodici metri per il montaggio delle opere di colossali dimensioni.

L’inventore di Pietrasanta tra gli italiani illustri in Santa Croce |

Nicolò Barsanti nacque a Pietrasanta il 12 ottobre 1821. Si formò presso i padri scolopi dove fu ordinato sacerdote assumendo il nome di padre Eugenio. Nel 1841 Barsanti iniziò la sua attività didattica al Collegio San Michele di Volterra; a tal periodo risalgono le prime sperimentazioni. Trasferitosi ad insegnare fisica e idraulica nel 1845 all’Osservatorio Ximeniano di Firenze ebbe la possibilità di sviluppare la sua idea e soprattutto d’incontrare l’ingegnere Felice Matteucci con cui collaborerà per il resto della vita. I due riuscirono a depositare l’invenzione il 5 giugno 1853 presso l’Accademia dei Georgofili di Firenze e, nell’anno successivo, a brevettarla in Inghilterra, Francia, Belgio, Prussia e Piemonte. La costruzione del motore ebbe inizio nel 1860 presso le officine di Pietro Benini. Quello stesso anno, durante l’Esposizione Nazionale di Firenze delle Arti e delle Industrie, fu messo in funzione un modello del motore Barsanti-Matteucci costruito dalle officine meccaniche del Pignone.

Nel 1856 i due collaborano allo sviluppo di un motore a due cilindri con potenza di cinque cavalli vapore; due anni dopo costruirono il modello a due pistoni contrapposti che fu realizzato a Zurigo dalla ditta Escher-Wyss. Dopo diverse ricerche Barsanti e Matteucci decisero di affidare la produzione industriale di un motore da quattro cavalli alla società John Cockeril di Seraing, in Belgio, a partire dal prototipo costruito nelle officine Bauer diMilano.Le richieste giunsero da tutta Europa e il successo commerciale sembrava imminente. Ma Barsanti morì due mesi dopo il suo arrivo in Belgio, nell’aprile 1864. Nel 1954 le ceneri di Barsanti furono traslate dalla chiesa di S. Giovannino nella Basilica di Santa Croce, a Firenze, nota per le numerose sepolture di sommi artisti, di letterati e scienziati.

 

L’albo del Premio

2000: Stefano Iacoponi, Presidente del Centro Ricerche Fiat

2001: Giacomo Agostini, più volte campione del mondo di motociclismo

2002: Philips Ruffles, direttore tecnico e della ricerca di Rolls-Royce

2003: Maurizio Cheli e Jessica Kite, astronauti 

2004: Paolo Martinelli, direttore dello sviluppo motori della Ferrari F1

2005: Gunter Kappler, chairman dell’Aeronautical European Team

2006: Massimo Tarenghi, direttore del Progetto ALMA

2007: Pier Francesco Guarguaglini, presidente e amministratore delegato di Finmeccanica

2008: Team Renault F1, campione del mondo di Formula 1

2009: Massimo Lucchesini, direttore generale di Alenia Aermacchi

2010: Gerhard Ertl, Premio Nobel per la chimica

2011: Giorgetto Giugiaro, designer ed industriale

2012: Gian Paolo Dallara, progettista ed industriale

2013: Stephan Winkelmann, presidente e ad della Lamborghini

2014: Philippe Guédon, progettista, inventore del monovolume (Espace)

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ultimo aggiornamento: 01-04-2016


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