PIETRASANTA. La Piccola Atene sarà tra i primi comuni ad intraprendere un percorso per arrivare all’applicazione di una tassa sui rifiuti puntuale, più equa e più rispettosa dell’ambiente.

I cittadini, è questo l’ambizioso obiettivo, dovranno pagare solo i rifiuti effettivamente prodotti e conferiti negli appositi centri di raccolta che saranno realizzati sul territorio comunale.

Un approccio che è ben diverso dalla realtà odierna: la Tari è una tassa iniqua poiché si tratta di un servizio pagato da tutti e che tutti non utilizzano. Ma c’è molto di più.

Pietrasanta vuole diventare una città sempre più green e moderna. Con il pensionamento del servizio della raccolta del verde e la conseguente apertura del centro di raccolta in via Ponte Nuovo attiva dallaprima settimana di maggio si punta ad incentivare con forza e convinzione l’auto-compostaggio verde. Una pratica oggi pratica appena da 600 famiglie pietrasantine, la metà di Camaiore e poco superiore a Forte dei Marmi.

Gli appositi contenitori dove conferire gli scarti della cura e della manutenzione di giardini ed aree verdi private saranno messi a disposizione gratuitamente dal comune di Pietrasanta e da Ersu agli utenti. “Oltre una utenza su due non usufruisce del servizio ritiro verde e ne pagava invece i costi.

La lista dei cittadini che pagavano il servizio verde ma non ne usufruivano è lunghissima. – spiega Daniele Mazzoni, Vice Sindaco del Comune di Pietrasanta – Pagava la tassa anche chi abita in centro storico, nei condomini e nelle abitazioni senza giardini, chi paga un giardiniere per smaltire il verde, chi conferisce al centro raccolta di via Olmi e chi ha fatto la scelta ecologica e amica dell’ambiente di effettuare il compostaggio a domicilio per ricavare fertilizzante da riutilizzare”.

Con l’avvio di questo percorso “pagherà smaltimento verde – prosegue Mazzoni – solo chi lo produce e non vuole utilizzare i canali che tutelano l’ambiente e che consentono il recupero e la valorizzazione del materiale.

Il centro raccolta del verde realizzato da Ersu sarà aperto sette giorni su sette dalle 7.00 alle 19.00. Per accedere al centro, pesare e conferire il verde sarà necessario presentarsi con la sola tessera sanitaria che registrerà i vari conferimenti. Ogni cittadino può conferire direttamente in Via Ponte nuovo fino a 750 chilogrammi di verde al mese. L’amministrazione comunale ha raggiunto un accordo con per garantire un passaggio settimanale per chi non vorrà fare il compostaggio domestico del verde e non vuole portare lo stesso alla piazzola di Via Ponte Nuovo.

L’attivazione del servizio – a pagamento – dovrà essere richiesta ad Ersu e potranno essere recuperati, senza limitazioni, i sacchetti (prima erano 5) tutto il Verde con un minimo di 5 sacchi a un prezzo di 1 euro a sacco. L’altro effetto immediato sarà collegato al decoro e all’immagine del territorio: saranno ridotti notevolmente i passaggi dei mezzi di raccolta di Ersu nelle strade cittadine così come non saranno più esposti i sacchi della raccolta posizionati anche per giorni fuori da cancelli ed abitazioni. “Il sostegno all’ambiente in cui viviamo è un impegno di questa amministrazione. Vogliamo limitare il passaggio dei mezzi che circolano sul territorio, recuperare tutto il materiale ed avviarci verso l’obiettivo dei rifiuti zero, In nessun paese in Europa viene raccolto il verde, questi sono i principi che ispirano l’amministrazione, il futuro sono piazzole di raccolta diffuse e presidiate per limitare i giri dei camion sul territorio”.

Dal 2017 per una scelta della Regione Toscana Ersu non opererà più direttamente e subentrerà il gestore unico Ato Costa, operazione nei confronti del quale l’amministrazione comunale era assolutamente contraria e a cui ha avuto aderire per la legge regionale che lo ha imposto. Ato Costa non effettuerà più il servizio verde dal 1 gennaio 2017: “a quella data – spiega Massimo Mallegni, Sindaco di Pietrasanta – sarebbe cessato il servizio ma non avremmo avuto una area attrezzata come Via Pontenuovo per agevolare i cittadini. Fra sette mesi sarà obbligato per tutto l’Ato. Oggi è una scelta, domani sarà un obbligo e sarà più difficile gestirlo. Abbiamo assecondato – conclude – una decisione del centro unico di raccolta che è per altro figlia dell’Ato Costa e della precedente amministrazione comunale di Pietrasanta”.

La scelta dell’attivazione del centro raccolta non è direttamente collegata alla riduzione generale della Tari che sarà molto più leggera per tutte le categorie di famiglie e per tutte le imprese anche dell’11%. La componente verde pesava nel contratto Ersu per poco più di 100.000 euro contro una razionalizzazione dei costi da parte dell’amministrazione di Mallegni di oltre 430 mila euro.

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