LUCCA. Diventa operativo il progetto “La via della carta in Toscana”, ideato da Lucense tre anni fa e realizzato grazie ai fondi di Arcus, Regione Toscana e Fondazione Cassa di Risaprmio di Pistoia e Pescia. Un progetto di turismo culturale che lega le province di Lucca e Pistoia e che sabato, 9 aprile, restituirà ufficialmente alla comunità il primo dei tanti interventi previsti. Domani, infatti, sarà inaugurato a Pietrabuona, nel comune di Pescia, l’archivio delle antiche cartiere Magnani, catalogato e recuperato grazie alla sua nuova collocazione nell’ala ovest della cartiera settecentesca “Opificio Le Carte”, a Pietrabuona.

La giornata si aprirà con un convegno, in programma alle 10 nel Centro Congressi San Lorenzo e Santa Caterina di Pietrabuona, durante il quale verrà illustrato il progetto di restauro e l’allestimento della porzione di immobile destinata ad accogliere l’archivio Magnani, il recupero di una parte degli antichi macchinari ancora esistenti e la catalogazione del prezioso materiale archivistico, vera e propria memoria storia dell’antica tradizione cartaria della zona.

IL PROGETTO “LA VIA DELLA CARTA”

Il progetto “La via della carta in Toscana”, ideato e coordinato da Lucense, con i contributi di Arcus Spa (2 milioni e 500mila euro), Regione Toscana (375mila euro) e Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia (50mila euro), e la collaborazione dei comuni di Villa Basilica e Pescia, prevede due rami principali di intervento. Il primo, in corso d’opera, riguarda il recupero funzionale e la riapertura dell’”Opificio Le Carte”, con il restauro dell’Archivio Magnani, curato dal direttore del Museo della carta di Pescia, Massimiliano Bini, e la ristrutturazione di una porzione dell’edificio, seguita dall’architetto Pietro Carlo Pellegrini. L’allestimento interno è stato realizzato in legno e cartone grazie alla collaborazione con l’azienda 55100. Il secondo ramo di intervento (da realizzarsi entro la fine del 2016) riguarda, invece, la progettazione e il recupero di una porzione delle antiche vie di collegamento tra le contigue valli di Villa Basilica e Pescia, utilizzate fino a metà del Novecento dalle lavoratrici e dai lavoratori delle cartiere: verranno battuti i sentieri, segnalati gli itinerari, posizionati cartelli che ripercorrono la storia dei mastri cartai.
«L’itinerario – spiega Enrico Fontana, direttore di Lucense – si presenta come un sistema interprovinciale di offerta culturale, incentrato sul tema della tradizione industriale cartaria. Si tratta di un’operazione duplice: da una parte il recupero della memoria storica di queste zone e dall’altra la definizione di un’offerta turistica e culturale che dovrà essere collegata agli altri sistemi turistici già esistenti. Ciò che rende questo progetto unico nel suo genere è la capacità di calarsi perfettamente nel contesto in cui è stato creato. In Italia non esiste un altro percorso sulla carta realizzato in un luogo dove la produzione di carta è ancora così centrale, diffusa e attuale».

A Lucca il più importante distretto cartario d’Europa

Quella della carta nell’area lucchese e pesciatina è una storia che viene da lontano e non è un caso che il progetto coinvolga entrambe le province. Lucca e Pistoia, infatti, vantano una tradizione secolare nella lavorazione della carta che si perpetua dal ‘400 e che oggi è confermata da un’industria solida e riconosciuta a livello internazionale, come conferma la creazione del più importante Distretto Cartario in Europa. Di questa industria a parlare sono i numeri: ben 130 imprese di produzione e trasformazione della carta tissue e cartone ondulato, che nello sviluppo sostenibile e nella ricerca hanno trovato prima la crescita e poi un riparo dalla recessione; realizzazione di produzioni pari al 70 per cento della produzione nazionale per il tissue e al 40 per cento per il cartone ondulato.

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