Si è svolto ieri (18 aprile ndR) l’incontro tra l’amministrazione  comunale di Viareggio nelle persone degli assessori Valter Alberici e Laura Servetti e una delegazione di lavoratori del Principino – scrive in un resoconto FILCAMS-Cgil – in realtà erano presenti ancora tutti i lavoratori interessati, cioè gli ex dipendenti della società del Comune “Viareggio Versilia Congressi” accompagnate da Massimiliano Bindocci della Filcams CGIL di Lucca- Versilia.

Gli assessori del Comune hanno  confermato l’ipotesi di reinserimento del personale della Viareggio VERSILIA Congressi in altre partecipate, ai sensi degli accordi e delle norme che consentono la mobilità appunto tra società partecipate e stante al momento al mancanza di soggetti intenzionati a rilevare la struttura del Principino.

L’amministrazione ha chiesto ancora tempo, nonostante i dipendenti siano stati licenziati da Novembre, ma ha garantito passi avanti importanti già a Maggio.

Si è fissato un incontro per fine mese in cui si dovrebbe entrare nello specifico valutando posizioni e professionalità.

I lavoratori assieme a Massimiliano Bindocci della Filcams CGIL provinciale hanno ribadito che tutti i dipendenti delle partecipate hanno pari dignità e meritano di essere ricollocati con pari diritti nella ristrutturazione delle partecipate, perchè el colpe non sonoc erto di chi ci ha lavorato, ma deve essere chiaro chele qui quelli della Viareggio Versilia Congressi  per essere gli unici ad aver patito un licenziamento e non aver riscosso ne preavviso ne TFR, ed essendoci eprsone cui fra pochi mesi finirà anche la NASPI,adesso devono avere una condizione di priorità temporale.

La Filcams e il gruppo di lavoratori della Viareggio Versilia Congressi non intendono accettare in nessun modo lo stato delle cose che vede ad oggi i sette dipendenti a tempo indeterminato licenziati.

Si è parlato anche della situazione della struttura del Principino, e del fatto che si spera che il giudice assegni almeno la balneazione, il timore è poi quello che si ripeta la storia dei “debiti pubblici” e dei “profitti privati”, con il paradosso di veder spoglaire la città di alcune risorse e strutture importanti a prezzi insignificanti.

Come sindacato e come persone abbiamo con l’occasione espresso la solidarietà all’assessore Servetti per il grave episodio di cui è stata vittima.

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