«Alberto Veronesi non finisce mai di stupire, in negativo, e di arrecare imbarazzo alla Fondazione Festival Pucciniano, a Torre del Lago e Viareggio, e quello che è più intollerabile è che né il sindaco Giorgio Del Ghingaro né l’assessore alla cultura e vicesindaco Rossella Martina intervengono per porre fine ai suoi capricci»: esordisce così il comunicato di Fratelli d’Italia Viareggio nella persona del portavoce Alberto Pardini.

«In un momento estremamente difficile per il Pucciniano, dove la Regione Toscana taglia i contributi e chiede verifiche su certe alchimie contabili insieme all’Osl, correttezza, responsabilità e rispetto vorrebbero che il Presidente si occupasse di realizzare una stagione all’altezza del nome del Pucciniano e risolvere i problemi, non di candidarsi e seguire la propria campagna elettorale a Milano. Non solo, è estremamente vergognoso che il Presidente Veronesi faccia concorrenza allo stesso Pucciniano dirigendo a fine maggio la Boheme a Roma con lo stesso cast previsto per la rassegna estiva a Torre del Lago, anticipando l’evento clou del Festival con l’omaggio a Ettore Scola per il quale sono stati invitati anche i familiari. Un evento, quello di Roma, peraltro organizzato dalla Europa Musica, di cui Veronesi risulta essere stato amministratore unico fino a poco tempo fa, e in cui compare anche il logo del Festival Pucciniano».

«In consiglio regionale abbiamo già depositato un’interrogazione dettagliata sugli aspetti discutibili della gestione Veronesi e del cda formato da Pisanelli, Benincasa, Giannini e Spadaccini, e a seconda delle risposte che avremo faremo in modo di attivare gli organi competenti per far si che vengano individuate le singole responsabilità. Chiediamo ad Alberto Veronesi di dimettersi dal ruolo di Presidente della Fondazione Festival Pucciniano, ruolo per cui non si dimostra né all’altezza né interessato e, visto il disinteresse di Sindaco e Vicesindaco sulla materia, rinnoviamo l’invito al Governatore Enrico Rossi di commissariare la Fondazione con effetto immediato e avviare un’indagine approfondita sulle responsabilità del suo disastrato status economico/finanziario».

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ultimo aggiornamento: 29-04-2016


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