Lunedì 9 maggio 2016 Ore 21.15 Cinema Centrale ASCENSORE per IL PATIBOLO di Louis Malle (Francia/1958) – 92′

Soggetto: Noël Calef. Sceneggiatura: Louis Malle, Roger Nimier. Fotografia: Henri Decaë. Musica: Miles Davis. Interpreti: Maurice Ronet, Jeanne Moreau, Jean-Claude Brialy, Georges Poujouly, Yori Bertin, Jean Wall, Ivan Petrovitch, Félix Marten, Lino Ventura, Elga Andersen.

Tre buoni motivi per vedere o rivedere Ascensore per il patibolo
1. Perché è l’opus n. 1 della nouvelle vague. Tutta questione di porte: porte che si chiudono sul delitto perfetto e si riaprono sulla catastrofe; porte che si chiudono sulla qualité française e si riaprono sul cinema moderno
2. Per gli occhi e la bocca di Jeanne Moreau, e per le sue gambe, compassi che misurano e squilibrano il mondo
3. Perché Miles is forever

Un esordio fra Bresson e Hitchcock (verso la nouvelle vague) Tratto da un romanzo di Noël Calef, il film rielabora in maniera strabiliante una trama noir.

Su questa storia di tradimenti, omicidi progettati e commessi, di dettagli che complicano la vicenda e casualità che segnano il destino, Malle costruisce una melodia soffusa, aiutato dalla magistrale partitura jazz composta da Miles Davis, un mood che combacia perfettamente con le tinte cupe e minacciose del film.

Jeanne Moreau non è mai stata così bella e magnetica: una dark lady dallo sguardo inquieto. Vederla passeggiare per le vie di Parigi, anonima figura dall’andatura sensuale, ma quasi alla deriva, sullo sfondo grigio e sfocato dell’inquadratura, tra i riverberi delle luci al neon, ci fa pensare che gli stati di grazia esistono

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