Il film di una stagione. Novanta minuti più recupero che condensano gli stati d’animo che si sono intervallati da settembre a oggi in un’alternanza priva di logica. Alessandro Pierini non si strappa i capelli per la sconfitta contro il Gubbio, perché non rovina i connotati di una classifica già di per sé sgradevole alla vista e che tale sarebbe rimasta anche in caso di successo a Città di Castello. “Anche se i ritmi sono stati lenti, la gara è stata aperta – analizza il tecnico -, l’impegno ed il gioco ci sono stati, dietro però siamo stati troppo sbadati, abbiamo letto male alcune situazioni e là davanti abbiamo sbagliato troppo, pur creando”.

Impietoso il paragone con l’ultima trasferta, quella di San Giovanni Valdarno (“qui abbiamo avuto almeno quattro occasioni”), immensi i rimpianti per l’assenza – per tre quarti di stagione – di Rosati: “Posso farci ben poco, non è dipesa da me la sua assenza. Non averlo avuto ci ha penalizzato”.

Il campionato è finito, i verdetti sono scritti, non ancora ciò che sarà del futuro di Pierini: “Le valutazioni sono già cominciate una volta raggiunta la salvezza – dice – questi sono i giorni dei bilanci e delle decisioni”.

 

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ultimo aggiornamento: 08-05-2016


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