Riunione operativa mercoledì pomeriggio in municipio per un confronto sulla ludopatia fra il sindaco Umberto Buratti, il dottor Guido Intaschi, la psichiatra Mirella Aglietti, la psicologa Marilena Tonarelli e l’assistente sociale Jenny Paolinelli dell’equipe del SERT dell’ASL Toscana Nord- Ovest che si occupa di questa delicata patologia sociale e gli esercenti che gestiscono il gioco d’azzardo. “L’incontro –  spiega il sindaco – fa seguito ad una serie di riunioni  già effettuate dopo l’ordinanza da me firmata lo scorso anno, con la  quale è stata disposta sul territorio comunale  una riduzione  dell’orario di apertura delle sale  giochi dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 18.00 alle 23.00, tutti i giorni festivi compresi. Forte dei Marmi è, per ora,  l’unico Comune in Versilia che ha emesso questo tipo di provvedimento.  L’obiettivo  era quello di ridurre materialmente in termini di tempo la possibilità di giocare, soprattutto a quei soggetti fragili, che rischiano di trasformare in patologia una passione non più governata razionalmente. I gestori di questi esercizi hanno già offerto la loro disponibilità ed è stato avviato un dialogo costruttivo fra le parti. Da parte nostra – prosegue il sindaco – c’è l’impegno a rivedere l’ordinanza, anche  alla luce  di alcuni aspetti che sono emersi durante ieri, che hanno evidenziato come non debbano essere prese in considerazione solo le slot machine, ma anche altre modalità del gioco d’azzardo, quali il lotto, i gratta e vinci e tipologie simili, sui quali molte persone investono consistenti cifre di denaro. Ho chiesto ai rappresentanti dell’ASL di stilare un decalogo per portare avanti iniziative in sinergia, in modo da sensibilizzare sul fenomeno e contestualmente attivare strategie per contenerlo. Ritengo sia importante  agire a livello comprensoriale e pertanto coinvolgere tutti i Comuni della Versilia per un’azione congiunta, che limiti il progredire di comportamenti a rischio patologia”. “Da parte nostra – è intervenuto il dottor Intaschi – c’è la disponibilità a cooperare  con gli esercenti per fare  formazione su questa patologia, così come prevede, fra l’altro, il Piano regionale di prevenzione.  A questo proposito, è già attivo un ambulatorio a Camaiore”.  “Forte dei Marmi, – riprende il sindaco – attraverso il piano delle funzioni, ha vietato la possibilità di aprire attività di gioco d’azzardo  e il Consiglio di Stato ha dato ragione al Comune in un contenzioso con il gestore di una sala giochi che aveva fatto ricorso ad una nostra imposizione. E’ necessario pertanto – conclude Buratti – intraprendere azioni decise per cercare di tutelare persone indubbiamente deboli, che sempre più si rivolgono a questi pericolosi passatempi, nei quali vedono la possibilità di arricchirsi senza rendersi conto di fare l’esatto contrario”.

 

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asl 12 Comune Forte dei Marmi gioco d'azzardo patologia sale gioco

ultimo aggiornamento: 20-05-2016


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