Standing ovation per il nuovo capolavoro di Paolo Virzì presentato ieri sera al cinema Eden; in sala era presente anche il regista che ha introdotto il film alternando momenti di riflessione a attimi di simpatia livornese, proprio in linea con lo stile della trama che si concentra «sul dolore e anche sulla gioia dove i confini sono incerti, affrontiamo un tema spinoso di due donne escluse, sole, che mischiano momenti di euforia a momenti un po’ duri» dichiara il regista alla platea viareggina; un film capolavoro tutto toscano che in pochi giorni ha già ottenuto il benestare della critica e che mostra una buona partenza al botteghino. All’evento erano presenti le alte cariche della città e i vertici della Fondazione Carnevale, il piccolo protagonista viareggino, Emanuele (che nel film è il figlio di Micaela Ramazzotti) accompagnato dagli amici che gli hanno dedicato uno striscione, gli altri attori nostrali e le comparse che hanno caldamente accolto il regista che gli ha dedicato un sorriso profondo e sincero. Il Sindaco, Giorgio Del Ghingaro, ha ringraziato l’artista per aver mantenuto la promessa –  fatta durante le riprese – di tornare in città; il primo cittadino si dichiara soddisfatto del risultato ottenuto grazie alla pellicola dove «Viareggio torna a essere un set cinematografico e fa bene al rilancio della città», è con questo animo che parla a nome di Viareggio e dell’amministrazione comunale facendo leva sul gesto sostanziale – e non formale, come di consueto – del dono della targa con la quale «vogliamo regalare a Virzì la nostra passione e la bellezza del nostro territorio», Virzì simpaticamente ribatte dicendo: «se il film non vi piacerà vi restituirò la targa» e continua mandando i saluti da Cannes a nome di Valeria Bruni Tedeschi e di Micaela Ramazzotti che ha dedicato una registrazione nella quale ringrazia la città con un saluto speciale: «ho sentito l’abbraccio di Viareggio durante la registrazione», quale orgoglio maggiore per un viareggino?

La trama vede protagoniste Beatrice Morandini Valdirana (Valeria Bruni Tedeschi) che interpreta una chiacchierona istrionica, sedicente contessa a suo dire in intimità coi potenti della Terra. Donatella Morelli (Micaela Ramazzotti) una giovane donna tatuata, fragile e silenziosa, che custodisce un doloroso segreto. Sono tutte e due ospiti di una comunità terapeutica per donne con disturbi mentali, dove sono sottoposte a misure di sicurezza. Il film racconta la loro imprevedibile amicizia, che porterà a una fuga strampalata e toccante, alla ricerca di un po’ di felicità in quel manicomio a cielo aperto che è il mondo dei sani. La fuga delle protagoniste va a discapito di un malcapitato interpretato da Graziano Salvadori che ci tiene a ringraziare “il mio amico fraterno Niki Giustini, la parte era per lui, la lesse e suggerì a Paolo il mio nome. E’ stato un film essenziale per la mia crescita perché non è facile mascherare il comico e far uscire il drammatico e il cattivo; insomma sono felice…anzi sono proprio pazzo di gioia!”. Durante tutto il film si alternano momenti di gioia, di passione e di euforia. Nella sala aleggiano risate e commozione, sentimenti dovuti sia alle toccanti scene del capolavoro sia allo stupore di poter ammirare Viareggio in un’ottica completamente diversa e nuova. Una Viareggio mai vista, forse perchP dimenticata. Abbiamo la bellezza tra le braccia e tramonti suggestivi. Un belvedere che si è meritato una copertina da red carpet. Una Viareggio meravigliosa. Non è diversa, è la nostra. Basta saperla valorizzare. Virzì l’ha fatto. Grazie da parte di tutta la città.Paolo Virzi - Soiree Amilcar

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ultimo aggiornamento: 21-05-2016


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