Essere utili al prossimo: questa è la mission che “In Gioco per la Solidarietà – Onlus”, associazione benefica senza scopo di lucro, porta avanti con impegno e partecipazione ormai da diversi anni.

“La nostra attività è partita nel 2009, nell’immediato indomani della strage di Viareggio del 29 giugno, ma ci siamo ufficialmente istituiti nel 2011 con base a Lido di Camaiore – spiega il presidente Federico Pedonese -. Nel corso degli anni abbiamo organizzato numerosi eventi per aiutare realtà locali o nazionali, raccogliendo e devolvendo cifre importanti, soprattutto in favore della ricerca contro le malattie oncologiche e neurodegenerative, come la SLA e la fibrosi cistica. Anno dopo anno abbiamo ideato, provato, sperimentato, imparato, avuto successo e, in alcuni casi, anche fallito. Ma lo abbiamo sempre fatto tenendo fede ai nostri principi, aiutando, per quanto ci è stato possibile, chi ci chiedeva – direttamente o meno – un sostegno, un contributo ad una causa nobile oppure, più semplicemente, aiuto materiale. Non abbiamo mai avuto alcun secondo fine, nessun obiettivo nascosto o fonte di guadagno e mai ne avremo. Facciamo tutto questo perché riteniamo che nel mondo d’oggi sia molto più gratificante e responsabile costruire strade per chi ne ha bisogno invece di innalzare muri fatti di indifferenza.

Anche nel 2016, tra gli altri eventi in programma, “In Gioco per la solidarietà – Onlus” si è impegnata ad organizzare l’ormai classico torneo di calcio a 5 estivo “Uniti contro la SLA”, arrivato quest’anno alla sua 7° edizione. La rassegna, che sarà preceduta da un quadrangolare di calcio a 11 in ricordo di Andrea Orlandi presso lo stadio comunale di Camaiore domenica 26 giugno a partire dalle ore 18:30 fra rappresentative di giornalisti, volontari, politici e avvocati, si svolgerà presso gli impianti sportivi CTL di Lido di Camaiore dal 14 al 31 luglio. Siamo sicuri che anche per quest’anno potremo fare tanto per chi combatte contro una malattia tra le più terribili e avvilenti per chi ne soffre, cercando di aiutare il più possibile la ricerca, mezzo fondamentale per definire motivi e cause di questa patologia.

Crediamo fortemente che un domani si possa riuscire a trovare un motivo che giustifichi questa sindrome, che la si possa classificare, limitare e definitivamente sconfiggere. In molti sono convinti che la nostra lotta – e quindi quella di migliaia di persone che ne soffrono e delle loro famiglie – sia tempo perso, una stupida battaglia contro i mulini a vento. Noi siamo qui per dimostrare il contrario, continuando a sognare che un domani quelle che oggi sembrano solamente piccole gocce nell’oceano si trasformino in fiumi di speranza e mari di vita”.

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ultimo aggiornamento: 24-05-2016


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