Il Sindaco di Seravezza Ettore Neri e l’AD di Henraux Paolo Carli hanno firmato il Protocollo d’intesa per la redazione dei piani di bacino delle attività estrattive. Si dà in questo modo avvio e sostanza ad uno degli aspetti e delle novità più importanti della legge regionale sul governo del territorio, approvata nel novembre 2014, e del Piano Paesaggistico Regionale, approvato nel marzo 2015. Con queste due leggi la Regione Toscana ha sottoposto la possibilità di avviare o proseguire le attività estrattive nei bacini apuani collocati all’interno del Parco regionale delle Alpi Apuane all’approvazione di un piano attuativo, d’iniziativa pubblica o privata, riferito all’intera estensione di ciascuno di essi.

Questi nuovi atti di governo del territorio dovranno essere oggetto di co-pianificazione con Regione e Ministero dei Beni Culturali e del Paesaggio.

Il Comune di Seravezza ha sul proprio territorio ben tre bacini, per questo fin dal luglio 2015 ha avviato le consultazioni con gli enti, le società e le associazioni interessate ai piani di dettaglio, con lo scopo di costruire i quadri conoscitivi degli stessi.

La Società Henraux che, come noto, è titolare della gran parte dei siti estrattivi posti nel Comune di Seravezza, ha manifestato la propria intenzione di promuovere direttamente la redazione dei Piani.

A tal fine ha creato un apposito gruppo di lavoro interdisciplinare, con all’interno figure di primissimo piano della disciplina paesaggistica nazionale, come il professor Massimo Sargolini dell’Università di Camerino, tra i maggiori esperti in Italia in materia di pianificazione paesaggistica e di aree protette, e l’avvocato Enrico Amante, presidente della Sezione Toscana dell’Istituto Nazionale di Urbanistica.

Vista la volontà dell’Henraux di investire risorse e conoscenza sui piani e considerato l’alto profilo dei consulenti individuati, il Comune ha deciso instaurare un rapporto di sinergia tra l’ente locale e la Società con lo scopo di promuovere ai più alti livelli la qualità tecnica e amministrativa degli atti. Il fatto che in assenza del piano attuativo a scala di bacino estrattivo, non sono ammesse l’apertura di nuove attività estrattive né la riattivazione di cave dismesse, manifesta, infatti, la sussistenza d’interesse pubblico all’approvazione dei piani, in quanto strumentali alla corretta gestione paesaggistica e al proficuo sfruttamento della risorsa e, conseguentemente, all’efficace prosecuzione dell’attività produttiva del comparto.

Questa unità di intenti è stata regolata da un protocollo d’intesa che è stato approvato dal Consiglio Comunale di Seravezza il 3 febbraio scorso. Nel protocollo sono definiti i principi per un rapporto sinergico tra le due parti al fine di un equilibrato sviluppo degli interessi pubblici e privati coinvolti nella predisposizione, adozione e approvazione dei piani di bacino sopra ricordati.

La sottoscrizione del Protocollo, avvenuta il 23 maggio scorso, consente al gruppo di lavoro – coadiuvato dal responsabile del Settore Urbanistica del Comune – di avviare i confronti con la Regione Toscana per la definizione degli studi necessari a costruire i quadri conoscitivi dei due piani.

“Con la sottoscrizione del protocollo d’intesa non consegue per il Comune di Seravezza alcun impegno od onere di tipo economico – commenta il Sindaco – ma si creano le condizioni indispensabili per l’avvio di una proficua collaborazione e cooperazione tra uffici comunali e tecnici dell’azienda. Vogliamo giungere ad una progettualità coordinata per garantire la qualità degli elaborati prodotti e la certezza dei tempi procedimentali e per assicurare idonei livelli di partecipazione dei cittadini nella fase di costruzione dei Piani di bacino. Con la sottoscrizione del Protocollo Comune e Azienda si sono dati l’obiettivo di redarre entro 6 mesi il Quadro conoscitivo definitivo e entro 12 mesi di produrre il Quadro progettuale e valutativo.”

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ultimo aggiornamento: 28-05-2016


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