Per la terza volta in due mesi il Giudice di pace di Lucca dà ragione a Gaia SpA, il gestore delle acque in Versilia, sulla vicenda del tallio a Pietrasanta. In particolare è stata confermata la linea interpretativa sostenuta nelle precedenti sentenze che afferma la buona condotta tenuta da Gaia e l’insussistenza qualsiasi responsabilità durante l’emergenza tallio e rigettando le richieste di risarcimento danni di un altro utente di Valdicastello. L’utente è stato condannato alle spese legali in favore di Gaia.

Con riferimento al periodo di non potabilità delle acque nella frazione carducciana si legge nella sentenza: “Nessuna colpa della circostanza può essere attribuita alla convenuta (GAIA) unicamente addetta alla distribuzione dell’acqua, perché non risultante (e non è dimostrato) che la presenza di tallio nell’acqua sia dovuta a colpa della stessa GAIA. E’ poi pacifico in causa che la GAIA S.p.A. prontamente predispose il servizio sostitutivo di approvvigionamento, in ottemperanza alle condizioni di contratto [..] Se il danno risarcibile deve essere messo in relazione alla ubicazione delle cisterne, neanche sotto questo profilo il comportamento della GAIA può essere attaccabile perché deve tenersi conto sia della condizione di emergenza del momento, sia perché i 300 mt di distanza dall’abitazione alla cisterna non sono una distanza esagerata ma sopportabile, tenuto conto del fatto che nessuna norma contrattuale prevede distanze minori.”

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ultimo aggiornamento: 07-07-2016


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