Si sarebbe potuto festeggiare la ricorrenza da finalisti degli Europei. E invece no: il ricordo non verrà minimamente offuscato. Il 9 luglio di dieci anni fa, all’Olympiastadion di Berlino, la nazionale italiana di calcio vinceva per la quarta volta i Mondiali battendo la Francia ai calci di rigore. Una vittoria che a Viareggio, come in tutte le piazze d’Italia, fu festeggiata per tutta la notte. Per forza: il ct era Marcello Lippi, uno nato vì.

E non solo. Dei 23 componenti della trionfale spedizione in Germania, quasi tutti erano passati da giovanissimi al Torneo di Viareggio. Vincendolo, come nel caso di Andrea Pirlo con il Brescia nel 1996, di Gianluca Zambrotta con il Bari l’anno seguente e, soprattutto, come nel caso di Alessandro Del Piero che con un rigore decise il replay della finalissima con la Fiorentina del 1994.

Degli azzurri convocati da Lippi, soltanto i difensori Barzagli, Grosso, Materazzi e Zaccardo, il centrocampista Camoranesi e gli attaccanti Gilardino e Iaquinta non avevano partecipato alla Coppa Carnevale. Numeri che avevano spinto il Cgc Viareggio, società organizzatrice del torneo, a far stampare una speciale cartolina con i volti di tutti i campioni del mondo “battezzati” allo stadio dei Pini in età quasi adulta. Lippi il torneo l’aveva addirittura vissuto sia da giocatore che da allenatore, in entrambi i casi con la Sampdoria.

Mano mano che l’Italia si avvicinava a quell’indimenticabile finale, le telecamere di Rai, Mediaset e Sky facevano capolino a Viareggio per raccontare la città dove il ct poi campione del mondo era nato e cresciuto e dove ama rifugiarsi quando gli impegni sportivi glielo consentono.

A distanza di dieci anni ancora ricordiamo le interviste al dottor Enrico Petri, a Billino e Culero, i suoi amici più intimi. Così come ricordiamo la versione riveduta e corretta de “Su la coppa di champagne” composta dal professor Franco Anichini. Ricordiamo il bagno di folla in piazza Mazzini per il Lippi Day. Ricordiamo i due carri e la mascherata di gruppo che lo videro protagonista al Carnevale pochi mesi dopo. E, soprattutto, ricordiamo il rigore decisivo di Grosso – ah, di recente ha vinto il Torneo di Viareggio da allenatore della Juventus… – e l’epica semifinale contro la Germania.

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ultimo aggiornamento: 09-07-2016


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