Arrestato l’uomo che questa mattina (mercoledì 13 luglio) avrebbe colpito a morte Pietro Buchignani, 60 anni, a seguito di una violenta lite scaturita per futili motivi. Si tratta di un 43enne residente tra Camaiore e Lido di Camaiore, titolare di un’azienda di smaltimento di rifiuti speciali.
Durante la mattinata odierna, a Lido di Camaiore, i Carabinieri della locale Stazione, unitamente ai militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Viareggio, hanno arrestato l’uomo, libero professionista, incensurato, ritenuto responsabile del reato di omicidio preterintenzionale.
In particolare i Carabinieri alle ore 10:45 circa in via Buonarroti ove era stata segnalata una violenta lite. Giunti sul posto i militari hanno trovato l’uomo che ammetteva di aver preso parte ad una lite durante la quale un vicino di casa, Pietro Buchignani, era caduto violentemente a terra battendo la testa e morendo sul colpo nonostante i ripetuti tentativi di rianimazione prestati da personale di un’ambulanza del 118.
L’uomo è stato quindi immediatamente accompagnato in caserma mentre venivano condotte le necessarie attività investigative al fine di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Sul posto veniva anche richiesto l’intervento del medico legale che forniva un indispensabile ausilio alle attività di indagine. A seguito delle prime attività condotte veniva appurato che la lite era scaturita a causa di un diverbio relativo al luogo dove era stata posteggiata l’auto dell’arrestato. Nel corso dell’alterco quest’ultimo avrebbe colpito con un pugno al volto il rivale provocandone la rovinosa caduta a terra a cui sarebbe seguito il decesso sul colpo.
L’uomo, terminate le formalità di rito, è stato ristretto presso la Casa Circondariale di Lucca ove rimarrà a disposizione della competente Autorità Giudiziaria in attesa dell’interrogatorio di garanzia. Su disposizione dalla Procura di Lucca sono in corso ulteriori indagini da parte dei Carabinieri della Stazione di Lido di Camaiore e nei prossimi giorni verrà eseguito l’esame autoptico al fine di stabilire con esattezza le cause del decesso.
L’arrestato è difeso dagli avvocati Calabresi e Gambini.
