“La giostra si è fermata: signore e signori, si scende”.Così il consigliere comunale del gruppo misto Stefano Pasquinucci commenta la sentenza del Tar sulle elezioni a Viareggio.

Chi dobbiamo ringraziare, il Tar? No. Massimiliano Baldini? Nemmeno. La colpa è di un sistema, quello elettorale, che ha evidenziato colpevoli comportamenti, caratterizzati da cialtroneria e pressappochismo. Gravi carenze che sin dal primo momento erano apparse ingiustificabili ed inaccettabili.

“Bastava leggere con attenzione i documenti notificati a tutti i consiglieri comunali. Irregolarità nella gestione dello scrutinio che, per tutti questi mesi, avevo cercato di comprendere e condividere ipotizzando, appunto, ciò che poi sarebbe drammaticamente accaduto. Perché, allora, in molti – dal sindaco, agli assessori passando per i consiglieri di maggioranza – o non si sono informati o, ancor peggio, hanno sottovalutato la portata del problema e le complesse conseguenze che avrebbe potuto creare? Quali erano le certezze di chi diceva che ‘niente sarebbe accaduto’ e che ‘tutto andava bene Madama la Marchesa’ o di chi, addirittura, arrivava a deridere coloro che ‘osavano’ avanzare anche la pur minima perplessità?

“Ma eccoci qua, di nuovo a terra, con la consapevolezza di quanto inutili sono le recriminazioni. Il motore si è fermato. Abbiamo bisogno di un meccanico commissario per mettere mano agli ingranaggi della ripartenza della ‘giostra dei calci in culo’. Auguri a chi occuperà i seggiolini. In bocca al lupo Viareggio”.

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