“Il presidente Enrico Rossi non provi a scaricare sulla comunità le sue battaglie politiche o personali. La sua uscita, così estemporanea e inusuale, di impegnare addirittura l’avvocatura regionale per sostenere un possibile appello al Consiglio di Stato dell’ex sindaco di Viareggio Del Ghingaro, contro la sentenza del Tar Toscana che ha annullato le elezioni per “molteplici e gravi irregolarità”, è totalmente incomprensibile”. A parlare è Alessandro Santini, coordinatore comunale di Forza Italia.

“E’ vero, è successa una cosa tremenda: per la terza volta in quattro anni Viareggio è di nuovo senza un sindaco. Non ho condiviso nulla dell’operato di Del Ghingaro ma ha lavorato per un anno, ha messo la sua energia per portare avanti il suo progetto e ora deve andarsene, per i pasticci commessi da altri. Però tu, presidente Rossi, sei il governatore di tutti e dovresti essere il primo a difendere la certezza del voto dei toscani. Perché di questo si sta parlando, non della tua corsa alla segreteria nazionale del Pd e di quello che ti serve per raggiungere il tuo obiettivo.

“I giudici amministrativi hanno scritto di “trasparenza del risultato elettorale compromessa” e di “quadro assolutamente opaco in ordine alle modalità in cui si è svolta la competizione elettorale”; e tu, davanti a tutto questo e a fatti purtroppo certi (sono scomparse 675 schede ed è un fatto certo) dici che “possono sbagliare” e impegni l’avvocatura regionale, pagata dai soldi di tutti i toscani, per cercare un motivo di contestazione?
Presidente Rossi, spiega ai toscani perché vuoi opporti a un percorso di verità e chiarezza su quanto accaduto un anno fa a Viareggio. Spiegaci perché non ti preoccupa che, nella sezione 2, 116 schede vidimate e non usate erano dove dovevano essere, mentre altre 675 no. E che il Tar escluda “che possa essersi trattato di un banale errore sulla conservazione delle schede non utilizzate”, lasciando campo a riflessioni più ampie e gravi. Perché tu, presidente della nostra Toscana, vorresti sostituirti a Del Ghingaro con l’ente che rappresenti? L’ex sindaco non ha bisogno né della massima istituzione locale né di un comune cittadino per appellarsi al Consiglio di Stato, qualora lo ritenga opportuno: giusto e corretto che sia lui, come ha fatto Massimiliano Baldini, a metterci la faccia e prendersi questa responsabilità.

“Ma le tue parole, presidente Rossi, sono umanamente e politicamente inaccettabili. Ti esorto a non dare seguito al tuo intento e a farti garante del diritto alla certezza del voto dei tuoi cittadini con l’unico appello che, uno nella tua posizione, può fare: quello alla Magistratura, come ho fatto anch’io e che ribadisco, perché si chiariscano completamente fatti e responsabilità su ogni piano giudiziario. E chi ha sbagliato, paghi”.

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“Se Rossi usa le istituzioni per difendere brogli lo denunciamo”

“Il prefetto intervenga e nomini un commissario”