Si è presentato dispensando sorrisi, “con umiltà e disposto a rimboccarsi le maniche per il bene di Viareggio”. Fabrizio Stelo, il nuovo commissario prefettizio nominato dopo l’annullamento delle elezioni amministrative con la conseguente caduta dell’ormai ex sindaco Del Ghingaro e della sua giunta, ha incontrato stamani (18 lug) in municipio la stampa, delineando – per quanto possibile – la sua linea operativa. “Non c’è una vera e propria tabella di marcia da rispettare – ha spiegato -, ma diverse questioni da valutare, dovrò studiare approfonditamente i fascicoli”.

Tenendo ovviamente conto delle scadenze. Una su tutte, quella del 31 luglio, relativa all’approvazione per la salvaguardia degli equilibri di bilancio. “Sarà questo il primo documento che controllerò”, ha detto. Questione smantellamento campo rom di via Cimarosa a Torre del Lago: “Nessuna decisione frettolosa, questa resta una delle priorità da affrontare. Dell’argomento sono già stato informato”.

Stelo, 48 anni, non ha ancora incontrato Del Ghingaro – ma ha già parlato con il segretario generale e il vice sindaco Rossella Martina – ed è intenzionato ad avvalersi di un ristretto gruppo di collaboratori: “Forse due o tre, presto compirò una scelta”, ha precisato. “Entro con cautela e piedi ben saldi al terreno, alternerò questo incarico con quello di Firenze (capo di gabinetto del prefetto, ndr). Non sono spaventato, voglio prendere le decisioni migliori per questa città, poi potrò anche sbagliare, ma sarò superpartes. Sono disposto ad incontrare tutte le forze politiche, di qualsiasi colore”.

Stelo dovrà tenere inevitabilmente in considerazione gli obblighi conseguenza del dissesto finanziario, ma il suo compito è reso complicato da una tempistica futura tutt’altro che chiara: “Non sappiamo quando gli elettori torneranno a votare e neppure cosa deciderà il Consiglio di Stato in merito al ricorso di Del Ghingaro. Di conseguenza il mio incarico potrebbe durare settimane o mesi. Questo non agevolerà la mia gestione”. Resta argomento top-secret il Carnevale: “Su questo non posso dire nulla”.

E in merito alle dimissioni in blocco dei membri nominati all’interno delle aziende partecipate e delle Fondazioni, Stelo predica calma: “Prima di tutto devono essere formalizzate. Valuterò caso per caso e se poi riterrò opportuno accettarle, spetterà a me decidere le nuove nomine”. Il commissario ha infine ribadito il massimo sostegno alle famiglie delle vittime della strage del 29 giugno 2009.

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ultimo aggiornamento: 18-07-2016


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