Rapinano poste e gioielliere, arrestata banda

Sarebbero alcune decine i colpi messi a segno dalla banda sgominata stamani in un’operazione condotta dai carabinieri di Lucca, coadiuvati dal nucleo cinofili Firenze e Pisa San Rossore, e coordinata dalla procura di Lucca. Oltre alle 6 persone arrestate, tutte di etnia sinti (con le accuse di associazione a delinquere, furto, rapina e ricettazione), e altre 2 sottoposte all’obbligo di firma, nell’inchiesta risultano indagate altre 19 persone.

I colpi sarebbero stati messi a segno a partire dal mese di settembre dello scorso anno. L’indagine, ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri Marco Rosi, ha preso il via dal sequestro di refurtiva ritrovata nel campo sinti di Maggiano e dall’aumento dei furti alla fine dello scorso anno a Lucca e nella Piana. Furti messi a segno sulle auto, in abitazioni e negozi, fino all’assalto ai bancomat in una banca di Quiesa, nel comune di Massarosa e in una di Pescaglia. Ma il salto di qualità, secondo quanto emerso dalle indagini, la banda lo avrebbe compiuto lo scorso gennaio con la rapina all’oreficeria ‘Aldo Gioielli’ di Nave (Llucca). In quell’occasione il titolare venne ammanettato e picchiato con il calcio di una pistola. Tre persone vennero fermate poche ore dopo il colpo: ora sono stati identificati e catturati tutti i componenti della banda.

Degli arrestati, due risultano residenti nel campo sinti di Maggiano, gli altri abitano nella zona. In carcere sono finiti Clei Satori, 37 anni, Domenico Tarantino, 27 anni e Ismaele Lebbiati, 18 anni mentre sono ai domiciliari Samele Ammoscato, 24 anni di San Macario (Lucca) e Sergio Ersemberger, 42 anni, di Lucca. All’interno del campo sinti di Maggiano sono state sequestrate tre ricetrasmittenti, una pistola giocattolo Glock priva del tappo rosso e una carabina ad aria compressa. In casa di uno degli arrestati, Ammoscato, sono state invece rinvenute – fra l’altro – diverse piante di marijuana.

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