“Signor Ministro, Con la presente sottopongo alla Sua attenzione la situazione della sicurezza e dell’ordine pubblico a Viareggio”. Inizia con queste parole la lettera che la senatrice viareggina Manuela Granaiola (Pd) ha indirizzato al ministro degli interni Angelino Alfano.

“Come Lei saprà Viareggio è una delle città italiane che ha dovuto dichiarare il dissesto amministrativo. Il dissesto non è uno ‘stato improvviso’, un colpo di fulmine, ma il frutto di anni ed anni di scelte amministrative sbagliate, di sconsiderata amministrazione e di incapacità a rispondere alle nuove e pesanti sfide imposte dai trascorsi anni di crisi. Anni nei quali la città ha sofferto in termini economici e sociali. Anni nei quali la città ha visto ridursi la propria capacità di avere cura di sé. Le conseguenze di questa situazione sono state il crescente impoverimento, l’impossibilità di contrastare il degrado, l’aumento dell’emarginazione e della piccola e grande delinquenza. Intere zone della città oggi sono difficilmente praticabili perché occupate dalla microdelinquenza, in prevalenza mano d’opera dello spaccio.

“Il dissesto ‘punisce’ un’intera città; ma chi ne paga maggiormente le spese sono i ceti più deboli. La questione sicurezza (tema ormai diffuso e centrale per tutta la nazione) a Viareggio assume caratteri particolarmente gravi anche sul piano economico perché la città vive prevalentemente sul turismo.

“Da poco più di un anno, con l’elezione del nuovo sindaco, era stato avviato un percorso di risanamento e di rilancio; percorso che purtroppo è stato brutalmente interrotto a causa di una mala gestione delle operazioni di voto in due seggi, situazione che ha comportato una sentenza del Tar a seguito della quale la città è stata commissariata per la terza volta. Un quadro sconsolante che affligge ed abbatte cittadini, economia ed il complesso delle relazioni civili e sociali.

“In questo contesto la microdelinquenza collegata allo spaccio ha preso piede, si è radicata ed oggi occupa (anche in modo sfacciato e prepotente) intere zone della città. Oggettivamente impossibile aiutare e seguire tutti i richiedenti asilo che si riversano in città, molti dei quali finiscono con l’incrementare le file dell’emarginazione incontrollata il cui comportamento alimenta timori e paure tra i cittadini.

“Nonostante il grande impegno delle forze dell’ordine presenti che fanno miracoli con i mezzi che hanno a disposizione la situazione è al limite ed è evidente che occorre intervenire prima che degeneri e diventi effettivamente incontrollabile o si verifichino eventi irrimediabili.

“Servono sicuramente azioni civili di riappropriazione del territorio ma – allo stato dei fatti – è evidente che senza un adeguato presidio delle forze dell’ordine tali iniziative non possono essere sufficienti. Credo, soprattutto, che serva oggi un gesto di attenzione e vicinanza dello stato. Un gesto che faccia percepire ai cittadini la presenza delle istituzioni, che non li faccia sentire soli.

“Su questi temi ho, da lunghissimo tempo, un rapporto pressoché quotidiano con il Prefetto ed i responsabili locali delle forze dell’ordine che ringrazio per la loro sensibilità ed il loro impegno dimostrati in più di un’occasione. Qualche risultato è stato ottenuto, ma credo sia evidente che i problemi sono ancora in gran parte irrisolti.

“Occorre garantire la sicurezza dei residenti in particolare in alcune zone della città come Piazza Dante (la stazione), Via Mazzini, il mercato e le pinete, dove peraltro la polizia a cavallo sta svolgendo un importante lavoro di presidio anche se purtroppo temporaneo. Tale presenza, che si sta rivelando molto efficace, potrebbe essere stabilizzata anche usufruendo per la logistica di una scuderia pubblica da anni inutilizzata.

“Adeguare l’organico delle forze dell’ordine è essenziale per ridare fiducia e ricreare un clima di maggiore serenità e anche per contrastare quella pericolosa deriva di paura ed odio verso gli stranieri indistintamente; deriva che si diffonde ogni giorno di più e che evidenzia i suoi aspetti peggiori e più profondi sui social forum. Su questi temi urgenti ho già allertato il commissario prefettizio appena insediato.

“Oggi richiamo la Sua attenzione sulla situazione di Viareggio che, oltre al dissesto che certo non aiuta, è una città che sta vivendo una fase amministrativa particolarmente delicata e difficile. La situazione non è facile e la percezione di insicurezza è diffusa. Ora quello che serve è intelligenza, determinazione, impegno, un maggiore organico delle forze dell’ordine, la polizia a cavallo, un diverso e più esteso impiego della polizia urbana, ma sopratutto un coordinamento di tutte le risorse disponibili.

“Dichiarandomi disponibile a sostenere ogni utile iniziativa a riguardo invio i migliori auguri di buon lavoro”.

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ultimo aggiornamento: 23-07-2016


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