Arrestato l’ultimo componente della banda sinti che terrorizzava la Versilia

Nella serata di ieri è stato tratto in arresto dai Carabinieri del Comando Provinciale di Lucca un altro componente della banda di etnia sinti responsabile di rapina ed alcune decine di furti consumati a Lucca, Capannori, Altopascio, Querceta, Massarosa, Pescaglia, che si è presentato spontaneamente in carcere. Si tratta di un trentaduenne, pregiudicato, il terzo dei soggetti che, travisati da passamontagna, il 12 gennaio 2016 entrarono all’interno dell’oreficeria “Aldo gioielli” di Lucca, sulla via Sarzanese, ammanettando il titolare al bancone posto sul retro, colpendolo ripetutamente con pugni e col calcio di una pistola ed impossessandosi di preziosi per un valore di circa sessantamila euro.

Per tale efferata rapina, analogo provvedimento d’arresto nei giorni scorsi è stato eseguito nei confronti degli altri autori.

Salgono così a 11 le misure restrittive applicate, di cui 9 relative a soggetti tratti in arresto e 2 sottoposti all’obbligo di presentazione alla P.G., nell’ambito dell’operazione “Non stop” dei Carabinieri del Nucleo Investigativo e del Nucleo Operativo e Radiomobile, coordinati dal Sostituto Proc. della Repubblica di Lucca Aldo Ingangi, mentre sono state complessivamente indagate 19 persone con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio, furto, rapina, ricettazione.

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