Chissà se un’occasione così sarebbe più ricapitata in futuro. Il Viareggio questo dubbio non sarà costretto a porselo, perché tutto ciò che lo separava dallo scudetto lo ha tolto di mezzo. E adesso può godersi l’approdo nella leggenda, dove entra soltanto chi compie qualcosa che sfugge alle logiche dell’ordinario. Non è stato semplice disfarsi della Lazio di Fruzzetti e dei diversi viareggini che la compongono. E forse per questo il sapore del tricolore è ancor più dolce. C’è stato da sudare (freddo) sino all’ultimo secondo, perché la squadra di Santini – squalificato, Belluomini al suo posto in panchina – si è vista rimontare dai biancocelesti sino a subire l’aggancio. Pericolo scongiurato, merito di Simone Marinai e della punizione trasformata con glaciale freddezza a due minuti ed una manciata di secondi dal termine. Ha vinto Viareggio 7-6. Lo scudetto non è più tabù, ma l’ultimo anello che mancava per irrompere nell’olimpo del beach soccer. Un match che sembrava chiuso e che la Lazio ha avuto il merito di riaprire, facendo correre brividi a ripetizione lungo la schiena di chi pregustava una domenica di gloria e senza tormenti. L’uno-due griffato Gori all’alba del primo tempo aveva fatto presagire ad un monologo bianconero. La squadra di Fruzzetti, nonostante fosse priva dello squalificato Carotenuto, ha invece venduto cara la pelle, accorciando con Bernardo e poi con Hodel una volta che Ozu aveva permesso al Viareggio di allungare di nuovo. Quando poi sono giunte, in sequenza, le reti di Marinai, Torres e Gori, il margine è diventato ampio. Non irrimediabilmente, però. Perché sotto 6-2 la coriacea Lazio ha progressivamente limato il passivo, ancora con Hodel e poi a seguire con Capo, Bernardo, per poi giungere al pari con Rui Mota. Fruzzetti, allontanato per proteste, ha terminato di vedere la gara dalla tribuna, là dove Santini era stato costretto a restare in conseguenza della squalifica che deve scontare per le frasi rivolte agli arbitri in semifinale contro il Pisa. Reazioni opposte, per i due, quando Marinai ha trasformato una punizione che lui stesso si era procurato a due minuti dalla fine. Lì si è decisa la finale. Lì il Viareggio ha vinto lo scudetto. Lì è riuscito a portare a termine ciò che nel 2012 e nel 2015 aveva lasciato a metà.

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ultimo aggiornamento: 07-08-2016


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