“Siamo già al giro di boa della stagione 2016 e come lavoratori precari del turismo lanciamo ormai da tempo i nostri appelli per migliorare le condizioni di lavoro dei nostri colleghi, facciamo proposte anche innovative per rinnovare l’accoglienza in Versilia e immaginiamo, cercando di prevederlo, il futuro del turismo nel nostro territorio”. Lo affermano in una nota Bruno Parducci, Enrico Santambrogio e Savino Lorusso del Coordinamento dei Lavoratori Precari del Turismo Versilia.

“Sulla discussa tassa di soggiorno a Viareggio che da tempo denunciamo come causa di diseguaglianze ecoricettive nell’ospitalità dei nostri comuni che penalizzano le categorie economiche, ribadiamo l’emanazione da parte della Prima Sezione del Consiglio di Stato del parere n° 01698/2016, con il quale venerdì 29 luglio è stata accolta la domanda cautelare di sospensiva dell’efficacia della Delibera di Commissario Prefettizio n° 15/2014 “sotto il profilo della violazione del principio di proporzionalità, avuto riguardo alla misura ed alle modalità della modificazione delle tariffe, che non possono essere giustificate – anche per gli effetti distorsivi sulla concorrenza nel mercato dei servizi alberghieri – dallo stato di dissesto della finanza comunale.” Invitiamo caldamente il commissario prefettizio a prenderne atto e agire di conseguenza nel ribassarla e/o sospenderla al più presto possibile, avvisando immediatamente le OTA per poterla eliminare anche dai portali delle prenotazioni alberghiere e turistiche. Ribadiamo la nostra convinzione di poter in futuro emanare altresi un “Credito di Soggiorno” che bilanci tali inique tasse e che sia spendibile come buono sconto nei negozi di vicinato per premiare le scelte di soggiorno dei nostri ospiti.

inaugurazione sede lavoratori precari turismo

“A rivelare invece il lato oscuro del turismo versiliese ormai sono anche i sindacati tradizionali. Che lanciano l’Sos per i lavoratori stagionali assunti con contratti irregolari, o inesistenti o quasi peggio assunti con voucher che a causa del Jobs Act, rendono anch’essi invisibili alle protezioni successive dopo il lavoro questi dipendenti, che finita la stagione, si troveranno con un palmo di naso in relazione ai sussidi di disoccupazione NASPI (ques’anno sooposa anche ad una possibile riduzione) e relativi contributi previdenziali. Ormai si finisce sempre più sotto l’utilizzo dei voucher per mascherare assunzioni di dipendenti, con part time farlocchi quando il lavoratore sta al pezzo per l’intera giornata. E poi gli abusi, come i mancati riposi o i soldi tolti dallo stipendio. Alla faccia della qualità dell’accoglienza tanto sbandierata a caro prezzo per il nostro ospite che a nostro avviso, passa necessariamente anche dal rispetto della dignità e delle condizioni di tutti gi attori protagonisti della ricezione turistica del nostro territorio.

“Infine occorrono sicuramente dal prossimo anno più eventi programmati e promozione fatta per tempo per incentivare il turismo, insieme a una leale competizione sul mercato dell’ospitalità a Viareggio come in Versilia, che non danneggi gli alberghi a vantaggio di Airbnb o di altri portali simili. Ritieniamo che la Versilia unita debba fare di più per stimolare l’arrivo dei turisti ‘leisure’ appartenenti alla fascia “golden age” o over 50, organizzando nuovi importanti eventi e sponsorizzandoli meglio anche a livello regionale e nazionale. Il 2016, per ora, è stato a rigore dei primi dati ufficiosi in nostro possesso ‘altalenante’ rispetto ad un buon 2015, senza contare i problemi sempre aperti relativi all’ambiente e alla qualità delle acque balneabili e non ancora risolti.

“Lavorare sui servizi è, secondo noi, uno dei modi per vincere la competizione con gli host per tornare ai fondamentali, dove l’accoglienza dovunque del cliente è la prima cosa, l’aspetto relazionale con l’ospite, un buon ristorante, un’ottima colazione, una camera e un letto accoglienti, commessi e proprietari di negozi gentili e pazienti. Per questo non basta agire sui prezzi e sul servizio: serve l’azione congiunta di tutte le istituzioni come si stava iniziando a fare a Viareggio, ma che manca come visione strategica su tutto il territorio delle Versilia. Non ultimo la possibilità della fusione delle fondazioni Carnevale, Pucciniano e Versiliana che non dovrà essere la pietra tombale di un nuovo carrozzone sbilenco e sommerso dai debiti, ma l’opportunità di un vero rilancio promozionale di una stagione teatrale e culturale di richiamo internazionale e permanente, come attraente proposta anche durante i lunghi mesi invernali”.

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