“Come Comitato di Viareggio per il ‘no’ al Referendum Costituzionale esprimiamo il nostro disappunto nell’apprendere che ben cinque ‘capi’ di amministrazioni versiliesi – Umberto Buratti, Alessandro Del Dotto, Franco Mungai, Roberto Tarabella, Maurizio Verona – hanno sottoscritto il manifesto dei sindaci toscani per il ‘sì’ al Referendum Costituzionale”. Lo scrive il Comitato stesso in una nota.
“Ogni persona è libera di esprimere le proprie idee soprattutto se il tema è così importante, ma ciò che lascia a dir poco perplessi – senza entrare nel merito delle opinioni manifestate nel menzionato documento, tutte discutibili e criticabili, dal nostro punto di vista – è il fatto che un sindaco, anzi il sindaco inteso come ‘istituzione’ rappresentativa di tutti, abbia potuto assumere una simile posizione non tenendo conto del fatto che nella comunità di cui è organo esponenziale vi sono cittadine e cittadini che voteranno per il ‘sì’ e cittadine e cittadini che voteranno per il ‘no’, in percentuale, stando ai sondaggi, all’incirca equivalenti.
“Bisognerebbe ricordare a questi sindaci, così come agli altri 178 che hanno firmato il ‘manifesto’ a favore del ‘sì’, che una cosa è esprimere una posizione in qualità di esponente politico aderente al Pd, altra cosa è farlo in qualità di primo cittadino, rappresentante di una comunità locale ove sono presenti, si ribadisce, sulla questione della revisione costituzionale, una varietà di idee e punti di vista. Non tener conto di questo significa avere poco rispetto per la propria comunità, certamente dimostrando un robusto patriottismo di partito ma una scarsa sensibilità istituzionale”.