“Illustre Presidente, Le scriviamo a seguito della sua visita presso la Versiliana di domenica 21 agosto. Volevamo esserci, volevamo portare alla sua attenzione il nostro continuo disagio, volevamo farle capire quanto dolore c’è stato e quanto c’è né ancora nel continuo silenzio che le istituzioni nazionali ci hanno riservato”. Lo scrive Marco Piagentini, presidente dell’associazione Il Mondo che Vorrei e superstite della strage di Viareggio del 29 giugno 2009.

“Purtroppo il sole mi impedisce di essere presente, ormai da sette anni l’estate non la posso vivere nemmeno insieme a Leonardo, l’unico figlio rimasto. Inoltre sappiamo bene come è impossibile avvicinarla per chi, come noi, vuole semplicemente dirle queste semplici parole.

“Lo sappiamo bene che di Viareggio non né può parlare, non né deve parlare. Lei ha un compito che dovrebbe essere quello di ascoltare e difendere le persone più deboli di questo Paese, la prego lo assolva almeno una volta. Non rifiuti nuovamente di ascoltare le nostre parole.

“Per noi è disumano, inaccettabile che a febbraio 2017 si prescrivano due dei cinque capi di imputazione, come l’incendio colposo e le lesioni colpose. Noi la verità e la giustizia la stiamo aspettando in aula di tribunale da sette anni e con la dignità che ci contraddistingue abbiamo sempre assistito alle oltre cento udienze.

“La domanda che le rivolgiamo direttamente e alla quale non abbiamo avuto ancora risposta è sempre la stessa: ‘Dove la devono cercare i familiari delle vittime la verità, se non in un processo?’.

“Ricordi quella terribile notte, e si prenda un impegno vero, davanti alla terra devastata da una strage di innocenti. Trovi lei la modalità, tolga la prescrizione dal processo di Viareggio – le leggi sono fatte dagli uomini e gli uomini le possono modificare, se lo vogliono!

“Tolga quella legge assurda che è solo un modo per nascondere la verità. Penso che, come noi, lei non voglia un paese fatto di sole regole formali, ma voglia un Paese che renda ai suoi cittadini la verità e la giustizia.

“La invitiamo ufficialmente a vedere con i suoi occhi la devastazione che hanno lasciato le fiamme in quei luoghi, venga in via Ponchielli a Viareggio, venga a visitare la ‘casina dei ricordi’, venga a capire come l’incuria, la negligenza e l’imperizia dell’uomo hanno causato e possono ancora causare tanta sofferenza e distruzione.

“Se dopo il suo intervento vorrà incontrarci, troverà semplicemente delle mamme, dei papà, dei fratelli, delle sorelle e dei nonni che le vogliono raccontare ciò che forse fino ad oggi nessuno le ha mai detto, se vorrà potrà incontrare Il Mondo che Vorrei onlus”.

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ultimo aggiornamento: 21-08-2016


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