Approvato il progetto esecutivo da 200mila euro per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto dagli edifici dell’ex miniera Edem di Valdicastello. L’amministrazione comunale di Pietrasanta guidata da Massimo Mallegni compie un altro passo in avanti verso la bonifica del sito attesa e richiesta dai residenti.
E’ stata la Giunta Comunale, nell’ultima seduta, a dare finalmente il via libera al primo dei tre lotti che prevede la rimozione e smaltimento del materiale contenente amianto utilizzato come manto di copertura per la quasi totalità degli edifici, la pulizia e messa in sicurezza del sito con interventi di potatura sulle alberature, sfalcio e taglio delle zone a verde, la rimozione delle macerie e dei rifiuti voluminosi presenti all’interno degli immobili che impediscono l’accesso.
“Il Comune di Pietrasanta anticiperà il costo dell’esecuzione dell’intervento per anticipare i tempi. Abbiamo deciso, in attesa del finanziamento della Regione Toscana che dovrebbe arrivare a breve, di iniziare il prima possibile quello che è un intervento importante per tutta la collettività. – spiega Daniele Mazzoni, vice sindaco – Era un preciso impegno che ci siamo presi con gli abitanti di Valdicastello durante gli incontri che intendiamo onorare con fatti e non parole”.
Nelle scorse settimane l’amministrazione comunale aveva completato la demolizione del piccolo edificio destinato a locali di servizio degli operai delle miniere dello stabilimento di Rezzaio. La struttura era a rischio crollo. L’edificio si trovava sull’argine del Torrente e nelle immediate vicinanze del centro abitato ed il suo crollo avrebbe avuto conseguenze di natura anche ambientale. Il tetto dell’edificio, realizzato in cemento-amianto (eternit) era già stato rimosso da una ditta specializzata. Asportati tutti i detriti che sono stati conferiti alla discarica.
Prosegue anche il progetto voluto dall’amministrazione Mallegni di valorizzare la zona delle miniere e degli ex locali Edem per finalità turistiche. Il gruppo di lavoro creato sta compiendo i primi passi concreti per recuperare la zona mineraria ricca di fascino e storia e che potrà essere una occasione di sviluppo economico della zona. L’amministrazione comunale sta infine valutando anche il collegamento del parco geominerario con i percorsi naturalistici e storici da Casa Carducci fino al museo di Sant’Anna di Stazzema per valorizzare il sito.
Una volta completata e recuperata la struttura potrà essere utilizzata dalla comunità locale. L’amministrazione comunale sta infine pensando anche alla creazione di un parco geominerario collegato con percorsi naturalistici e storici da Casa Carducci fino al museo di Sant’Anna di Stazzema per valorizzare il sito.