Un appuntamento assolutamente da non perdere con l’arte, lo sport e la solidarietà. I primi ad aver confermato la loro presenza sono proprio loro, i campioni. Ci saranno Marcello Lippi, Pierluigi Collina, Margherita Zalaffi, Diletta Carli, Luca Tesconi, Roberto Crudeli, Stefano Ticci, Fabio Nari, Nicola Vizzoni e Giulio Donati, alcuni dei protagonisti di Sporting Marble, la mostra-evento che sabato 3 settembre, alle ore 18, si apre al MUSA, a favore della UILDM – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare e dei terremotati del centro Italia. Si tratta di una vera e propria rilettura in chiave contemporanea, a cura Giulia Talini e Valentina Laura Rosi, dell’antico binomio Arte e Sport attraverso la forza espressiva della fotografia. Alcuni dei più significativi sportivi e fotografi del territorio apuo-versiliese si sono incontrati nei luoghi più affascinanti di questo bacino dell’arte, dalle cave alle botteghe di scultura. E non poteva che essere Pietrasanta, la Piccola Atene, a ospitarne gli esiti. Le opere fotografiche, in edizione limitata, saranno accompagnate da un catalogo che documenta l’iniziativa, mentre il ricavato della loro vendita sarà devoluto alla UILDM e ai terremotati.

Come nell’antica Olimpia gli atleti vincitori si facevano scolpire statue, così Pietrasanta, la “piccola Atene”, attraverso la fotografia, omaggia l’impegno degli sportivi del territorio e valorizza alcuni dei luoghi più suggestivi che hanno permesso a questo comprensorio di farsi conoscere nel mondo.

Arte e Sport fin dall’antichità hanno costituito un binomio fecondo, che divenne inseparabile in Grecia tra il VII e il V secolo a.C., tanto da non poter neppure concepire l’evoluzione artistica senza l’esperienza proveniente dalle gare e dagli esercizi di palestra. Lo studio sui corpi degli atleti ha guidato Policleto nell’elaborazione del suo celebre canone che si è concretizzato nella statua del Doriforo. Mentre Mirone riuscì a cogliere nel Discobolo l’attimo in cui il movimento sembra arrestarsi prima di esplodere nel gesto del lancio. O Lisippo che immortalò la ieratica gestualità dell’atleta che si deterge a fine gara, nella celebre statua dell’Apoxyomenos.

Ma chi sono gli atleti immortalati non dallo scalpello, bensì dall’obiettivo? Ci sono il campione di ciclismo Michele Bartoli, protagonista d’importanti vittorie in gare nazionali e internazionali; la cavallerizza Sara Morganti, oro nel 2014 agli World Equestrian Games e per ben 9 volte ai campionati italiani; il pluricampione di surf Alessandro Ponzanelli; l’allenatore Marcello Lippi; il lanciatore di martello, argento olimpico 2000, Nicola Vizzoni; il bobbista Stefano Ticci, bronzo a Lillehammer nel ’94; la schermitrice Margherita Zalaffi, oro alle Olimpiadi di Barcellona e oro ai mondiali di Lione nel 1990; l’hockeista Roberto Crudeli, più volte campione del mondo con la nazionale; Silvia Gemignani, colonna del triathlon nazionale; la giovane campionessa di nuoto Diletta Carli; il rugbista Denis Dallan, vincitore con

il Benetton Treviso di ben 7 campionati italiani; il campione nazionale ed europeo di triciclo Fabio Nari; Pierluigi Collina, miglior arbitro del mondo dal 1998 al 2003; il calciatore Giulio Donati, attuale difensore della squadra tedesca del Magonza; il campione di tiro a segno Luca Tesconi, medaglia d’argento ai Giochi olimpici di Londra 2012; Paolo Bertolucci, considerato uno dei maggiori talenti del doppio mai espressi dal tennis italiano.

I fotografi sono: Luca Ponzanelli, Patricia Franceschetti, Nicola Gnesi, Stefano Baroni, Mara Mazzei, Libero Musetti, Nicola Bertellotti, Simona Palumbo, Barbara Cardini: una generazione di artisti dell’obiettivo, cresciuti in Versilia e dintorni, tra il salmastro del mare e la polvere del marmo, fianco a fianco ai grandi scultori internazionali che qui lavorano e, in molti casi, vivono stabilmente.

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