I tempi della riconferma si sono dilatati, ma ne è valsa comunque la pena. Il Viareggio è ripartito (anche) da Francesco Mariani. Il tecnico Masi non ci ha minimamente pensato a rinunciare alla sua preziosa generosità. E lui l’ha ripagato macinando kilometri e svolgendo, con la consueta diligenza, entrambe le fasi. Godersi la prima vittoria in campionato è un piacevole esercizio mentale.

“Siamo stati bravi nei momenti in cui il Gavorrano ci ha messo in difficoltà con il suo modo di giocare, conoscevamo i movimenti che attua di continuo e che rappresentano la sua forza. Che fosse un’ottima squadra lo sapevamo, ma la gara l’avevamo preparata bene. L’anno scorso magari sarebbe finita 0-0 o peggio ancora l’avremmo persa, siamo stati bravi a vincerla all’ultimo”.

Mariani – arrivato una settimana dopo l’inizio della preparazione – promuove a pieni voti un gruppo che lo ha “accolto benissimo da subito” e che “è molto unito”. La rivoluzione estiva, con tanti addii e poche conferme sta per ora dando i primi, confortanti risultati. “Ho avvertito qualcosa di diverso e positivo”, ammette.

Un finale di partita sul filo dell’alta tensione. Niente di sbalorditivo per uno che il calcio è abituato a viverlo col fuoco dentro. “Nel Gavorrano ci sono due viareggini, è normale che ci siano rimasti male a venir qui e perdere. Io l’anno scorso ho fatto a cazzotti con quelli del Montecatini”.

 

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ultimo aggiornamento: 06-09-2016


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