Trentadue bambini sfuggiti al controllo dei genitori, ritrovati e ‘riconsegnati’ nel giro di pochi minuti. Sono gli sbalorditivi numeri registrati da SOS Bimbo, l’iniziativa avviata dall’associazione balneari di Lido di Camaiore per l’estate 2016.

Il sistema si basa su WhatsApp: un grande gruppo al cui interno sono stati inseriti i gestori degli stabilimenti balneari, i bagnini e i diversi rappresentanti delle forze dell’ordine, dalla municipale ai carabinieri alla polizia di Stato. Quando un bambino si perde il genitore può chiedere aiuto al personale dello stabilimento (dove trova una locandina scritta in quattro lingue): si attiva un tam tam immediato tra tutti i lavoratori in spiaggia nell’individuare il minore, secondo le descrizioni fornite (colore dei capelli, caratteristiche, colore e tipo costume).

Il servizio è stato lanciato il 6 luglio e al 9 settembre ha permesso di riportare ai genitori nel giro di pochi minuti ben 32 bambini, tutti compresi tra i 3 e gli 11 anni. Tra loro 9 erano stranieri (un bambino cinese, un bambino russo, tre bambini francesi). Ma si erano allontanati in spiaggia e sono stati recuperati con SOS BIMBO anche 2 ragazzi di 15 anni, un ragazzo di 21 anno affetto da autismo, 3 anziani di oltre 75 anni di età.

Lo strumento si è dimostrato utile anche per i nostri amici a quattro zampe in vacanza con i loro padroni: sono stati 2 i cagnolini che si erano persi sul lungomare e che sono stati ritrovati nell’estate con questo sistema.

Molto soddisfatti della riuscita dell’iniziativa i vertici dell’associazione balneari di Lido di Camaiore. “Il sistema – spiega la vicepresidente Nicoletta Vespa – ha permesso di ritrovare, nel corso dell’estate, oltre 30 bambini. Ci attiviamo immediatamente

fotoMania
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noi sulla spiaggia, ma quello che è importante è che si attivano in contemporanea anche le forze dell’ordine, che restano aggiornate in tempo reale sulla situazione del minore. Una collaborazione che ha prodotto ottimi risultati. Impagabile la gioia del genitore quando rivede suo figlio, dopo minuti di ansia e preoccupazione. Sicuramente riproporremo il servizio anche per l’estate 2017: la speranza è di riuscire ad ampliare questa attività anche fuori da Lido di Camaiore”. E in effetti, già questa estate, il servizio è stato di supporto anche per minori che si erano persi al confine tra Lido e Marina di Pietrasanta.

“L’esperienza – aggiunge Marco Daddio, del direttivo dei balneari – avrà un suo sviluppo il prossimo anno. Cercheremo infatti di creare una APP ad hoc per il servizio, coinvolgendo tutte le associazioni delle marine versiliesi

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