Addio di don Damiano. “Camaiore depredata di un uomo caritatevole”

“Abbiamo letto ieri la lettera “scritta” da Don Damiano, con la quale ha dimostrato grande umiltà di fronte a certe dinamiche interne della Curia, ma il fatto che abbia accettato “con sofferenza” ci rivela uno dei voti della vita sacerdotale: il voto dell’obbedienza”. Lo scrivono i parrocchiani di Camaiore.

“Il sacerdote deve obbedire al suo vescovo e ovviamente questo comporta un subire la decisione presa più che un accettare. Il popolo camaiorese ha però capito che dietro la penna che ha scritto la lettera c’era fino ad un certo punto la mano del nostro Don Damiano e che dietro a questa decisione di trasferimento ci siano scenari ben più ampi di quanto possiamo credere.

Noi siamo fuori dalla gerarchia ecclesiale e quindi possiamo e dobbiamo far sentire la nostra voce. Per questo e per il silenzio che ancora avvolge la Curia nella persona del Vescovo e dei suoi segretari nonostante il grido di “Perché?” da parte di un popolo profondamente ferito e conscio di essere depredato di un uomo talmente carismatico e caritatevole, invitiamo ancora i fedeli a firmare la petizione nei tre punti della città già esistenti (Cartoleria da Carlino, Yogorino e il Bar la stella) fino a lunedì 26 settembre e domani venerdì 23 settembre con una raccolta firme in piazza della collegiata”.

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