“Tra promesse di futuri fuochi d’artificio, qualche transenna all’ABC e matrimoni vip, anche il 15 Settembre, l’ennesima proroga concessa al Sig. Caprai come data d’inizio dei lavori a Palazzo Quartieri, si sta rivelando per quel che era: un grottesco tentativo di arrampicamento sugli specchi per poter in qualche modo giustificare l’esito impietoso di questa scelta fallimentare nel finale tutto italiano di corsi e ricorsi, carte bollate, avvocati e aule di tribunale”.

Lo scrive il Comitato per la salvaguardia di Palazzo Quartieri.

“A rimetterci sono solo i cittadini che vedono allontanarsi di anni la realizzazione della biblioteca con aggravio di spese e disagi, pur avendo indicato la strada giusta con il sostegno di 800 firme e un procedimento partecipato, come da indicazione del Garante alla Partecipazione, disatteso dal Sindaco Buratti, nonostante gli impegni presi con la sottoscrizione del Protocollo d’intesa con la regione Toscana.

Il silenzio di Assessori, Consiglieri, Partiti che avevano deriso il nostro Comitato e appoggiato quella scelta è assordante. Non una voce, un rigo, una dichiarazione: niente, non sanno cosa dire a difesa di ciò che ormai è palesemente indifendibile?

Ma ciò che è ancora più grave è la cortina fumogena che ancora si innalza sui fatti che ci hanno portato a questo risultato. Chi dice la verità, chi mente, chi è inadempiente? Il Comune? Il Sig, Caprai? Entrambi? Perché per decidere come andare avanti è necessario conoscere le carte e un’amministrazione trasparente dovrebbe rendere noti tutti i passaggi. I casi sono tre: se inadempiente è il Sig. Caprai, il Comune dovrebbe aver rescisso il contratto già da tempo con congrua richiesta di danno; se invece ad essere inadempiente è il Comune bene ha fatto il Sig. Caprai a lasciare l’impresa e reclamare i danni con gli interessi; se entrambi riconoscono di aver ognuno le proprie responsabilità del fiasco, il Sig. Sindaco e il Sig.  Caprai si mettano d’accordo e trovino il modo di uscirne da persone adulte, responsabili e civili, perché il protrarsi del contenzioso non gioverà a nessuno di loro.

Non gioverà all’Amministrazione Comunale, che, di fatto, resterà ancora per anni senza una struttura importantissima per il paese, ma neanche al Privato che, per tutto il tempo necessario alla soluzione, anche nella migliore delle ipotesi, a lui favorevole, dovrà rinunciare all’utilizzzo delle risorse finanziarie impegnate nella gara a a partire dalla fidejussione sino agli acconti fin qui erogati erogati.

A nostro parere l’ultima ipotesi dovrebbe essere la soluzione da perseguire fuori dal percorso giudiziario intrapreso.

Solo in questo modo si potrà riprendere il cammino per la realizzazione della Biblioteca Comunale ed evitare di buttare al vento soldi pubblici, cioè dei cittadini stessi

Il Sindaco Buratti prenda atto dell’impercorribilità dell’idea di affittare parte del piano terra di Palazzo Quartieri e attui il progetto originario della Biblioteca su tutto il P,T. provvedendo a fornirla degli arredi necessari”.

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ultimo aggiornamento: 22-09-2016


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