“È un anno che cerco di avere un pagamento delle fatture con RID e non riesco a venirne a capo. Rimpalli da Gaia e banca e io nel mezzo a farne le spese”. La segnalazione perviene da Aliso Cecchini, un lettore.

“Poi – aggiunge – ho avuto la pessima idea di farmi inviare le bollette per via telematica e così non m’inviano più i bollettini Mav per il pagamento.

Affannosa ricerca dei modi con cui pagare, ma sul portale di Gaia, anche iscrivendosi, non c’è alcun dato (ccp, iban) con cui poter effettuare il versamento.

Si può pagare anche all’Esselunga e altri ma con l’esibizione del codice a barre…che è sui bollettini.

Sul portale c’è pure un’indicazione di pagamento online, ma non è stato ancora attivato.

Me ne sono lamentato con gli uffici, senza esito positivo, salvo avere i numeri di Ccp e Iban.

Avevo il Rid presso un’altra banca da cui ho trasferito il conto e, in teoria, avrei dovuto avere tutto passato automaticamente sulla nuova banca.

Ma il Rid di Gaia, no. Perché i burocrati vogliono il modulo cartaceo firmato presso i loro uffici e non accettano quello per trasferimento.
Per un verso o per l’altro questa Gaia rappresenta un bel carrozzone. E per ora l’acqua mi arriva chiara. Non così in altre parti del territorio, come tristemente si legge”.

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ultimo aggiornamento: 23-09-2016


“Un report sulla qualità dell’acqua in bolletta”

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