Ringrazi – per l’ennesima volta – il suo portiere, il Viareggio. Perché se non fosse stato per Matteo Cipriani staremmo ad analizzare i perché di una sconfitta scongiurata grazie ai prodigi di questo ragazzo. Uno su tutti, la deviazione sulla traversa con la punta delle dita sulla sassata da posizione defilata di Capra a tre giri di lancette dal 90′.

Anche la buona sorte ha strizzato l’occhio alle zebre, perché nel primo tempo (35′) la rasoiata di Vittori ha baciato la base esterna del palo per poi perdersi sul fondo. Mettiamoci pure il rigore non concesso al Finale ad un batter di ciglia dell’intervallo per il fallo di Russo in area su Capra ed ecco disegnato uno scenario per nulla incoraggiante, se non fosse per un risultato, lo 0-0, che mantiene inalterate le distanze dalla vetta, considerati i ritmi lumaca di chi guarda tutti dall’alto in basso.

La formazione era la stessa che ha battuto in rimonta la Lavagnese, eccezion fatta per Defilippi al posto di Guidi. Stessi interpreti, altra prestazione. Decisamente peggiore, al di là dei primi venticinque minuti in cui il Viareggio ha mostrato pregi e difetti. Costruzione tanta, finalizzazione zero. La traversa scheggiata da Rosati con un pretenzioso sinistro e la goffa deviazione di Gallo sembrava la premessa per un pomeriggio a fortissime tinte bianconere, sensazione alimentata dalla staffilata di Pagano e dalla bozza di tacco di Di Paola su invito dello stesso ex Lucchese.

Il Finale, perfettamente a suo agio sul sintetico del “Borel”, ha resistito all’onda d’urto e cominciato a mietere occasioni a ripetizione, favorito da una condizione fisica evidentemente più brillante. Capra e Cocurullo sono stati motivi di costante apprensione per la retroguardia di un Viareggio che ha rischiato più volte di sbandare, tenuto in piedi da Cipriani o dalla mira imprecisa dei padroni di casa.

La ripresa non è stata all’altezza del primo tempo. Almeno, non buona parte di essa. E siccome i guai non giungono mai da soli. Se non bastavano i forfait di Guidi e Genovali, in panchina per onor di firma, ecco pure quello di Villagatti, già dolorante ma sceso ugualmente in campo per necessità. Anche lui ha dovuto alzare bandiera bianca, però. Una nota di merito per chi l’ha sostituito, quel De Magistris mai impiegato da Masi in gare ufficiali e capace di calarsi in un contesto mica tanto favorevole con prontezza e senza fronzoli.

Il Viareggio il pareggio non voleva e non poteva disprezzarlo, viste le circostanze. E quando Capra ha stampato la traversa, quel desiderio di tornare a casa con almeno un punto è stato più forte. Di tutto e tutti. Un’altra settimana di passione sta per iniziare, con l’intermezzo della Coppa Italia a distogliere il pensiero da quella situazione di cui tutti sappiamo, che chi gioca non può risolvere ma semplicemente sperare che chi deve farlo, provveda. Senza inganni e (ulteriori) ritardi.

FINALE-VIAREGGIO 0-0

FINALE: Gallo; Conti, Scarrone, Molinari, Spadoni (31′ st Leo); Genta, Anselmo; Cocurullo (17′ st Scalia), Figone (36′ st Gentile), Capra; Vittori. All. Buttu.

VIAREGGIO: Cipriani; Chelini, Villagatti (28′ st De Magistris), Defilippi, Manca; Mariani, Russo (36′ st Minichino), Bacigalupo; Rosati (20′ st Chicchiarelli), Di Paola, Pagano. All. Masi.

Arbitro: Biffi di Treviglio.

Note: angoli 6-8. Ammoniti Scarrone (F), Defilippi (V), Conti (F), Mariani (V), Manca (V). Recupero 0′ pt, 5′ st.

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