Sei vincitori su circa millecinquecento partecipanti e centotrenta finalisti. Con questi numeri si archivia la X edizione del Premio Letterario Giovane Holden, organizzato da Giovane Holden Edizioni in collaborazione con Associazione Culturale I soliti ignoti e il Patrocinio della Provincia di Lucca.

Sabato 24 settembre presso Palazzo Ducale sede della Provincia di Lucca nella prestigiosa sala Ademollo circa duecentocinquanta persone hanno seguito la cerimonia di premiazione per conoscere i nomi dei vincitori della sezione riservata all’edito (romanzo, silloge poetica e silloge di racconti) e della sezione riservata all’inedito (romanzo, racconto e poesia). Un successo annunciato quello ottenuto dall’organizzazione del Premio che fa registrare una delle partecipazioni più numerose nel panorama dei concorsi letterari.

Due le giurie: una per la sezione inedito e una per l’edito.

Le due giurie – quella dell’inedito presieduta da Marcella Malfatti (scrittrice e bibliotecaria), composta da Luca Manfredini (scrittore, paroliere e compositore) e da Irene Di Natale (blogger e docente di scrittura creativa e quella dell’edito presieduta da Luigi Nicolini (pianista, compositore e scrittore), da Maria Teresa Landi e Luciana Tola (scrittrici) – hanno assegnato anche, come da bando di concorso, anche alcuni premi speciali.

Il Primo Premio Romanzo inedito è stato assegnato a Tiziana Angilletta di Chianocco (Torino) con “Ernesto e Bondìo”. La motivazione: “Ernesto e Luigi sono due uomini che a prima vista hanno in comune solo il fatto di essere vedovi con un rapporto complicato con i figli. Eppure le loro esistenze, incastrate nel braccio di ferro tra i forti e i deboli, si incroceranno in una palazzina dove le persone benestanti vanno a trascorrere i fine settimana sulla neve. Poco distante, la Val di Susa dei NO TAV. Intorno a loro la complessità di situazioni che si trascinano da troppo tempo, tra loro l’insegnamento indiretto della gallina Cica per la quale bastano le piccole cose. Una storia semplice eppure poetica, sostenuta da uno stile limpido, maturo e consapevole, ricco di dettagli concreti che la rendono incisiva, indimenticabile”.

Il giovanissimo Edoardo Luigi Giana di Vanzaghello (Milano) con il racconto “La culla” ha vinto nella sezione Racconto inedito con la seguente motivazione: “Scritto con grande proprietà di linguaggio, il racconto si muove nell’ambiente letterario del fantasy e dell’action thriller attraverso un ritmo incalzante, capace di trascinare il lettore in un vero e proprio incubo a occhi aperti. L’autore crea una suspense palpabile attraverso l’uso di un lessico ricco e appropriato, in linea con le caratteristiche istrioniche del racconto. La scrittura ha un ruolo davvero preponderante e fa da guida al dipanarsi della storia dove sono varie le chiavi di lettura e le interpretazioni personali”.

Carlo Chinellato di Martellago (Venezia) con la lirica “Nocche del Lamento” si è aggiudicato il Primo Premio Poesia inedita. La motivazione: “Parole evocative, quelle usate da Carlo Chinellato per comunicare il sentimento poetico per eccellenza: l’amore. Sono versi scanditi da un ritmo lento, adeguato all’incalzare del disvelamento finale del sentimento amoroso; dapprima si travestono di trascendenza e assumono l’aspetto di una preghiera lugubre e lamentosa che pare accettare come inevitabili la sofferenza e lo strazio fisici, carnali, quasi a suggerire l’idea della penitenza, per giungere poi, attraverso un processo catartico tra continui rimandi metaforici che richiamano alla memoria gli stilemi della poesia stilnovista, alla rivelazione dell’oggetto amato, maestoso e addirittura divinizzato tra le voci alte dell’eterno”.

Il Primo Premio Romanzo edito è stato assegnato a Sergio Ruggiero di Amantea (Cosenza) con “Alle soglie dell’ultimo giorno” Editore Mannarino. La motivazione: “Romanzo dalla trama complessa, come complesso e difficile è il momento storico successivo alla caduta dell’Impero Romano, precisamente la fine dell’Ottavo secolo, qui abilmente ricreato dall’autore. Sulla base di un’accurata documentazione, fantasia e realtà si intrecciano dando vita a una vicenda drammatica e coinvolgente. La folla dei personaggi tiene sempre il lettore col fiato sospeso e lo spinge a immedesimarsi nella drammaticità delle singole storie. Amore, legami familiari, senso dell’onore e difesa della propria identità alleggeriscono così la narrazione cruda e veritiera di un’epoca intrisa di violenza. La scrittura scorrevole presenta termini specifici e antichi, che non rallentano affatto il racconto, ma lo arricchiscono e lo rendono al tempo stesso più credibile”.

A Fabrizio Bartelloni di Pisa è stato assegnato il Primo Premio Racconto edito con la silloge “Frammenti” Edizioni Ensamble. La motivazione: “Scritti nell’arco di venti anni, questi brevi racconti utilizzano strumenti espressivi diversi, quasi a riprodurre i tanti aspetti del vivere quotidiano. Drammatici, ironici, grotteschi, scevri da ogni velleità moralistica, i racconti affrontano temi leggeri come ad esempio in L’appuntamento e La protesta in cui il comico si fonde con il grottesco; altri racconti hanno invece tematiche più profonde come ad esempio in L’ultimo pensiero racconto tragico e cinico al tempo stesso. Ogni storia narrata con il distacco di chi legge la realtà con occhio consapevole e disincantato. Lettura agile, interessante, molto piacevole, soprattutto in virtù di un’efficace vena umoristica”.

Antonella Pericolini di Roma con la silloge “Onde imperfette”, Aletti Editore, vince il Primo Premio Poesia edita.

La bella metafora scelta come titolo della raccolta ne racchiude il nucleo pregnante: una visione amara del nostro tempo, mare d’indifferenza in cui andiamo alla deriva, cercando disperatamente il perché. Proprio la poesia, prigione ma al tempo stesso àncora di salvezza, offre all’autrice lo strumento ideale per esprimere e curare le ferite dell’anima. Poesie brevi, versi limpidi, talvolta immediati, in cui riconoscersi.

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ultimo aggiornamento: 26-09-2016


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