Una nuova metodologia e un approccio integrato ed esteso all’intero territorio di riferimento: il Centro Studi di Confindustria Toscana Nord ha presentato i dati della congiuntura manifatturiera di Lucca nel 1° e 2° trimestre 2016.

La confluenza in Confindustria Toscana Nord ha portato alla formazione di un servizio con pochi uguali nel sistema delle associazioni di categoria: la rilevazione congiunturale manifatturiera trimestrale, in particolare, è stata reimpostata adottando metodologie rigorose analoghe a quelle Istat. Le interviste personalizzate (500 in tutto, realizzate via internet o telefono) coinvolgono un campione statistico di imprese manifatturiere, socie e non, con 10 o più addetti.

Il presidente di Confindustria Toscana Nord Andrea Cavicchi spiega: “L’obiettivo che la nostra associazione si pone attraverso l’attività del proprio Centro Studi non è soltanto di sostenere le attività di servizio e rappresentanza ai soci ma anche di offrire un monitoraggio rigoroso e tempestivo a tutte le forze istituzionali dei tre territori. A regime saremo in grado di rendere pubblici i risultati trimestrali dell’indagine congiunturale entro 4-5 settimane dal termine del periodo di indagine: tempistiche quindi ottimali per questo tipo di rilevazioni.”

Gli esiti delle rilevazioni sul 1° e 2° trimestre 2016, le prime del nuovo Centro Studi, mostrano andamenti complessivamente coerenti con l’economia nazionale e internazionale: in un contesto interno di ripresa incerta, se non di risultati negativi, rispetto al 2015 si indebolisce il ritmo di crescita della produzione industriale. Non sorprende quindi che i dati complessivi Lucca-Pistoia-Prato delle variazioni tendenziali (sugli stessi periodi dell’anno precedente) per l’intero settore manifatturiero segnino +1,7% per il primo trimestre e si fermino a un più contenuto +0,8% nel secondo. Nelle aziende con meno di 50 dipendenti l’andamento presenta nel 2° trimestre una leggera contrazione (-0,2%).

A livello settoriale, il metalmeccanico dell’area Lucca-Pistoia-Prato registra una variazione tendenziale della produzione industriale del +2,1% nel 1° trimestre 2016 e +3,9% nel 2°; quello cartario presenta variazioni sostanzialmente stabili, con +1,8% nel 1° trimestre e +2% nel 2°. In rallentamento ma con variazioni positive il settore aggregato dei materiali da costruzione, chimica e plastica che passa da +4,3% a +0,4%; nello stesso solco il tessile passa da +2,6% a +1,9%. Il mobile registra una variazione nulla (0%) nel 1° trimestre e una contrazione nel 2° (-4%); l’alimentare, già in diminuzione nel 1° trimestre (-0,7%), registra una più marcata contrazione nel 2° (-10,1%); la produzione di abbigliamento e maglieria risulta in contrazione nel 1° trimestre (-3,5%) ma migliora nel 2° (-0,4%); il cuoio e calzature passa da una variazione leggermente negativa nel 1° trimestre a un +1,4% nel 2° trimestre.

L’indebolimento congiunturale incide sulle previsioni degli imprenditori rispetto alla produzione industriale di luglio-settembre: il saldo percentuale di risposte “aumento” e risposte “diminuzione”, a quota +25% a fine 1° trimestre, scivola a +9% a fine 2° trimestre.

Il manifatturiero lucchese è passato da una produzione del 1° trimestre 2016 in leggero aumento (+1,2%) rispetto al 2015 a un sostanziale pareggio (+0,1%) nel 2°. Scomponendo il dato nei settori merceologici, nei primi sei mesi 2016 risultano in crescita la produzione del settore cartario lucchese (+1,9% nel 1° trimestre, aumenta a +2,7% nel 2°), della chimica e plastica (+2,2% il 1° trimestre, +5,4% il 2°); la produzione di macchinari (passa da +4,2% del 1° trimestre a +9,8% del 2°). I settori lucchesi che, dopo un avvio positivo nel 1° trimestre hanno registrato una frenata nel 2° sono: il lapideo che passa da un aumento del +11,7% a una diminuzione del -9,7%; la metallurgia e prodotti in metallo da +2,4% a -2,8%; la nautica (altri mezzi di trasporto) da +2,3% a -2,2%. Risultano in diminuzione in tutto il semestre il settore alimentare, i settori “moda” (tessile, abbigliamento e calzaturiero) e tutti gli altri settori manifatturieri.

Le aspettative per l’andamento della produzione nel trimestre successivo espresse dagli imprenditori lucchesi scendono da un saldo percentuale di risposte “aumento” e risposte “diminuzione” del +21% del 1° trimestre, a un +14% di fine giugno.

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confindustria toscana nord Lucca

ultimo aggiornamento: 04-10-2016


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