Ecco il testo della lettera con il quale il comitato di cittadini “Acqua alla Gola Versilia” chiede un incontro al gestore del servizio idrico GAIA s.p.a., avanzando anche alcune osservazioni e proposte:

“Il Comitato Acqua alla Gola Versilia è nato per raccogliere le istanze dei cittadini della Versilia vessati dal caro bollette, ma anche per ribadire con chiarezza che l’acqua è un bene primario e la sua gestione deve tornare  pubblica nel rispetto del referendum.

L’acqua è un bene di tutti.

I Soci dell’azienda, cioè i Comuni, devono controllare l’efficienza di GAIA e soprattutto impedire che quest’ultima possa scaricare, in termini di maggiorati costi, la propria inefficienza e le proprie inadempienze sulla collettività, aumentando le tariffe delle bollette.

Il Comitato Acqua alla gola Versilia chiede alle Amministrazioni Socie di incidere sulla politica industriale di questa Società sovracomunale che estende i suoi servizi su un’area di 2.586 Km. , con 445.515 abitanti e circa 260.000 utenti.

Per prima cosa i Comuni devono riappropriarsi della proprietà delle infrastrutture , cioè della rete di distribuzione, che è stata erroneamente ceduta a GAIA.

Riteniamo indispensabile la creazione di una “opa” dei Comuni della Versilia per un nuovo piano industriale dell’Azienda, una revisione dell’organizzazione per riportare il controllo dei servizi  nelle mani dei cittadini.

Sono molti i cittadini che ci hanno contattato ed esternato il loro stato di malessere, segnalato incongruenze, che a questo punto stanno diventando un problema generalizzato.
Prevalentemente si denuncia il mancato rispetto delle norme richiamate anche dalla delibera     n° 655/2015 del’AEEGSI, la poca chiarezza in bolletta, i costi elevati e, non per ultimo, la qualità dell’acqua non adeguata.

Riteniamo che il gestore Gaia contravvenga (e l’Autorità avrebbe il dovere di verificarlo) all’art. 2, comma 12, lettera ‘n’ della 481/95:

– “congruità delle misure adottate dal gestore al fine di assicurare la parità di trattamento tra gli utenti”.
Riteniamo che l’A.I.T. non si attenga pienamente alle sue funzioni previste dall’art. 3,comma 1 del d.P.C.M. del 20.07.2012, in particolare:
“a) …vigila sulle modalità di erogazione del servizio”,
“l) tutela i diritti degli utenti, anche valutando reclami, istanze, segnalazioni (…) e determinando ove possibile obblighi di indennizzo automatico a favore degli utenti stessi”.

Con l’occasione, vi informiamo che stiamo raccogliendo le firme fino alla fine di ottobre, perché vogliamo che l’acqua ritorni ad essere veramente pubblica, in modo consorziato con macro realtà e sotto il controllo dei cittadini e dei loro rappresentanti.

La presente lettera aperta verrà divulgata anche agli organi d’informazione ed ha lo scopo di individuare le priorità e proposte finalizzate non solo all’abbassamento del caro bollette, ma anche renderle più chiare e trasparenti le fatture.

PROPOSTE DEL COMITATO ACQUA ALLA GOLA VERSILIA

– Garantire 100 lt. di acqua pro capite gratuita al giorno corrispondente a 110 metri cubi annui per nucleo di 3 persone; da 110 metri cubi a 190 tariffa agevolata, da 190 a 250 tariffa base oltre eccedenza.

– Eliminazione della pratica dei distacchi per i morosi incolpevoli.

– Abbattimento della quota fissa, voce questa che ha subito un incremento notevole negli ultimi anni e che non è collegata al consumo di acqua.

– La voce “altri debiti e accrediti”, ancora non  è chiaro di cosa si tratti.

– Introduzione di una tariffa unica e bassa per fognatura e depurazione scollegata dal consumo di acqua.

– Eliminazione dell’applicazione della nuova normativa del deposito cauzionale visto che trattasi di facoltà concessa ai gestori e non di obbligo.In proposito, per la seconda rata già addebitata a giugno agli utenti di Viareggio, immediata restituzione onde evitare discriminazione (non ammessa dalla Legge) rispetto ad altri utenti cui non è stata invece applicata (es. utenti di Massa).

– Eliminazione della differenziazione tra coloro che scelgono di pagare alla regolare scadenza le bollette (‘buoni pagatori’) senza utilizzare l’addebito diretto bancario e coloro che hanno il r.i.d.: allo stato attuale viene disconosciuto il libero arbitrio, espressione di democrazia.

– Riconoscimento del carattere sociale anche per l’agevolazione tariffaria concessa alle ‘famiglie numerose’: non vi possono essere interpretazioni.

– Previsione dell’applicazione del conguaglio dei consumi per un periodo non superiore ai 180 gg.( visto l’obbligo per Gaia spa di effettuare due letture all’anno).

– Eliminazione e restituzione degli importi addebitati come ‘partite pregresse’ perché indicate dall’AEEGSI come facoltà di applicazione: se da un lato il gestore ha scelto di usufruire di questi ‘conguagli riferibili a periodi precedenti  perché, in sintesi, in difficoltà economica, a testimonianza della sua inefficienza/incapacità di gestire la cosa pubblica, dall’altro non è consentito dalla Legge un recupero di importi riferibili addirittura al 2006.

– Spostamento di una parte della bolletta (investimenti e partite pregresse) nella fiscalità generale nazionale e/o regionale.

– Se l’acqua è sporca o contaminata e non rispetta le caratteristiche di potabilità, il cittadino deve avere il diritto di non pagare la bolletta.

– La qualità dell’acqua e le sue caratteristiche devono essere certificate con regolarità semestrale da Enti Terzi e devono rispondere ai valori riportati nel Decreto Legislativo N°31 del 2001 e pubblicate in bolletta. L’analisi di eventuali sostanze speciali (non incluse nei regolari controlli di potabilità) in prossimità di zone a rischio contaminazione delle falde acquifere, è prevista dall’art.5, del suddetto decreto. Considerate le criticità del nostro territorio, il controllo dei parametri speciali deve essere accurato e regolare.

– Taratura dei contatori: verifiche e controlli a carico dell’Ente, con la garanzia che rimangano tali nel tempo e vengano certificati da enti terzi a cui spetta la garanzia per almeno due anni dall’installazione

– Verifica e sostituzione, dei tratti di tubazione in eternit ancora esistenti.

– Sganciamento delle tariffe dai piani di investimento.

– completamento della sostituzione dei contatori a lente tarata
–  Partecipazione consultiva (L.R. 69/2011, ma anche decisionale) di associazioni, sindacati, forum su alcuni temi come le tariffe e il piano d’ambito attraverso la costituzione di Comitati locali per la qualità complessiva del servizio.

– Rivisitazione del regolamento e della carta dei servizi

Compatibilmente con i vostri impegni, rimaniamo in attesa, fiduciosi per la vostra disponibilità, ad un incontro congiunto e con l’occasione Vi porgiamo i nostri saluti.”

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