Mercoledì scorso, intorno alle 3,30, la Polizia di Stato è intervenuta in via di Rugano, località Pieve Santo Stefano, a Lucca, a seguito di una segnalazione al 113 per grida provenienti dalla vicina area boschiva.

Addentratisi tra la fitta vegetazione, gli agenti dell’Ufficio Volanti hanno rintracciato un cittadino marocchino 25enne, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti per reati concernenti gli stupefacenti, completamente nudo, imbavagliato e legato al tronco di un albero.

Altri operatori, nel contempo, hanno notato parcheggiata sulla strada, nelle immediate vicinanze, un’autovettura Alfa Romeo GT, con a bordo un 30enne di origini marocchine, irregolare sul territorio nazionale e con precedenti per reati concernenti gli stupefacenti.

L’uomo, alla vista degli agenti, nel tentativo di fuggire, si è spostato dal sedile lato passeggero a quello lato guida, ma è stato immediatamente bloccato.

All’interno dell’autovettura sono stati trovati il cellulare e gli abiti del sequestrato. L’uomo è stato tratto in arresto per il reato di sequestro di persona a scopo di estorsione.

Gli ulteriori approfondimenti investigativi della Squadra Mobile hanno da subito fatto emergere il concorso, nel grave fatto delittuoso, di altri due connazionali della vittima. Coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze, l’indagine ha permesso di individuare e rintracciare, ieri sera, a Viareggio, gli altri sequestratori. Si tratta di due marocchini, di 23 e 24 anni, entrambi con precedenti di polizia in materia di stupefacenti.

Alla base della vicenda, 100 grammi di cocaina, che i sequestratori avevano qualche tempo prima nascosto nella cucina della loro abitazione di Viareggio, in un’intercapedine tra il muro ed il frigorifero. La droga era in seguito scomparsa.

I tre, ritenendo responsabile il giovane connazionale, loro coinquilino, la sera del 10 ottobre, l’hanno a lungo minacciato e malmenato. Per impedire che il vicinato fosse allarmato dalle urla del ragazzo, lo hanno legato e caricato in macchina per condurlo in un luogo in cui nessuno avrebbe udito i suoi lamenti. Giunti a Lucca, in località Pieve Santo Stefano, lo hanno trascinato nel bosco, denudato e legato ad un albero.

Per oltre cinquanta minuti i due giovani hanno continuato a minacciarlo e picchiarlo, mentre il terzo è tornato alla macchina in attesa dei complici. L’arrivo delle Volanti ha spinto i primi due a fuggire nel bosco e a cercare ospitalità tra i connazionali di Viareggio. Ieri, il tentativo di contattare la vittima ed indurla a ritrattare le dichiarazioni rese alla Polizia.

All’incontro, previsto a Viareggio, i due hanno però trovato ad attenderli, all’insaputa della stessa vittima, la Squadra Mobile, già dalla mattina sulle loro tracce.

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ultimo aggiornamento: 13-10-2016


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