“Al ritorno di Giorgio Del Ghingaro non credo sia opportuno attribuire alcun significato, credo che le sentenze vadano applicate, ma che sia normale anche criticarle o apprezzarle”. Inizia così l’intervento di  Massimiliano Bindocci Membro direttivo CGIL provinciale.

“In questo caso il ritorno della politica permette di poter sollevare non solo obiezioni di legittimità o opportunità, ma anche di merito rispetto alle scelte della città.  Ebbene sul tavolo Del Ghingaro trova irrisolti i bandoli delle matasse che non ha certamente sfatto la sua amministrazione, ma che ha ancor più imgarbugliato. Mi riferisco ovviamente alle partecipate.e al tema del lavoro.   La situazione del Principino che ha trovato aperto, sebbene in liquidazione, e che ora è un relitto con 7 lavoratori licenziati. Una situazione vergognosa che grida vendetta, per la struttura che potrebbe essere il volano per un turismo congressuale di eventi medi e piccoli e per le persone licenziate in malo modo e senza prospettiva.  La Viareggio I CARE che vede i servizi scolastici e di ristorazione con organici cortissimi, con problemi di carichi di lavoro per il personale, e con i conseguenti disservizi per i bambini, la stessa cosa dicasi per le Farmacie dove anche qui gli organici sono all’osso. Sempre in I lCARE i lavoratori della ex Patrimonio che a causa di un inquadramento al “massimo ribasso” ed una anomala marcia indietro su art.18 si trovano demotivati e impossibilitati a svolgere il proprio ruolo, con il rischio, non remoto, di una massiccia dose di cartelle pazze di fine anno, e con la possibilita di non riuscire a evitare la prescrizione di molti atti. Un settore tributi alla paralisi per una serie di scelte infelici.  La Fondazione del Festival dove il ritardo degli stipendi è ancora attuale, e dove resta la questione del direttore resta irrisolta, e la gestione Veronesi quanto meno discutibile”.

” La Viareggio Porto che andando all’asta ad un prezzo risibile che rischia di vedere depauperare la città di una delle sue risorse strategiche più importanti. Il porto e le concessioni in mano ai privati, questa forse strategicamente è la più grossa sconfitta per la città. Inoltre resta irrisolta la questione dei subaffitti demaniali della passeggiata come la recente chiusura di Burger King ricorda, i subaffitti vanno proibiti, quel fenomeno alza il mercato degli affitti in tutta Viareggio e rende ad esempio Via Fratti da salotto buono a zona di vetrine chiuse e abbandonate.La questione della Polo Nautico la pone bene la categoria dei metalmeccanici e che non sembra risolta. Insomma la questione lavoro, inteso come sviluppo del turismo, porto, diporto, commercio, società partecipate, e la questione servizi alla città , credo siano la vera emergenza della città. Speriamo che la pausa forzata sia servita per riflettere e cambiare”.

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