“E’ uno spettacolo gioioso, interpreta le riforme lungimiranti che volle il Granduca, dalle infrastrutture alla vita, senza pena di morte e senza tortura”. Benvenuti alla performance di Versilia, “la suggestione estetica” che apre le manifestazioni di Palazzo Aperto del pomeriggio e introduce, con le parole della vicepresidente Emanuela Torriani, lo spirito di questa edizione della Festa della Toscana. Quella dedicata appunto a Modernizzazione e riforme del Granduca Pietro Leopoldo con particolare riferimento all’istituzione della comunità, alle bonifiche e alle infrastrutture.

Sul palco dunque l’Evento unico con Ensemble Diletto Armonico e Versiliadanza, con musica barocca e diversi autori tutti toscani. Musiche di J.B.Lully, con il supporto dell’orchestra, quindi testi tratti dalla Breve storia di Firenze di Franco Cardini, come anche da Pietro Leopoldo di P. Listri, letti da Andrea Ulivi. Musica poi dei Massive Attak a precedere le poesie di Mario Luzi e Piero Bigongiari. La chiusura dedicata alle Govottes suite di F.Caroubel e M.Praetorius.

Intanto è in corso la conferenza del presidente del Consiglio, Eugenio Giani dedicata ai 250 anni dall’insediamento si Pietro Leopoldo e 230 dall’abolizione della pena di morte, nella sala Gonfalone.

A seguire è in programma il concerto Chiave di vino, articolato in due parti: Una storia di vino per raccontare la musica, con il professor Luigi Dei, Magnifico Rettore dell’Università di Firenze come voce narrante e Canzone in chiave di vino con le fisarmoniche del Conservatorio Cherubini. L’iniziativa ricorda i 300 anni del Bando di Cosimo III, che introdusse le delimitazioni territoriali per il vino, una sorta di doc ante litteram, che oggi si identificano in quattro consorzi: Chianti Classico, Chianti Rufina, Consorzio di tutela dei vini di Carmignano, Valdarno di Sopra doc. Una degustazione dei  vini concluderà la serata. (Cam)

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