Il Museo della Satira ripropone, nella sede ristrutturata del Museo presso il Fortino, un nuovo allestimento della mostra documentaria dedicata all’arte satirica di Toulouse-Lautrec e alla sua collaborazione con la celebre rivista satirica “Le Rire”. Un piccolo gioiello di mostra che ritorna arricchito dai contributi artistici di altri grandi disegnatori dell’epoca che collaborarono alla stessa rivista. “Le Rire”, che uscì dal 1894 al 1950, è in grado ancora oggi di affascinare i lettori e rappresenta un vero e proprio affresco artistico, nonché satirico, di quello che la Belle Époque significò per la Francia e per l’Europa.

Henri de Toulouse-Lautrec fu sempre desideroso di vivere appieno la vita più vera, quella della gente ai margini della società, e ritrasse cantanti e ballerine dei café-chantant, clown o prostitute, con tratti sapienti e “caricati”, ma sempre caratterizzati da una forte empatia. Fu alla ricca borghesia che  riservò lo sguardo più ironico e sferzante.

La particolarità di questa mostra a Forte dei Marmi sta nel fatto che accanto ai folgoranti ritratti firmati da Lautrec –  da quello della cantante del Moulin Rouge, Yvette Guilbert, di cui i lunghi guanti neri arrivarono a vivere di vita propria, al ritratto dello scrittore simbolista Dujardin, efficace esempio di dandy, dalla pagliaccia Cha-U-Kao, dal ciuffo grottesco e infiocchettato, ai famosi clown Footit e Chocolat, i cui spettacoli Lautrec era solito andare a vedere,  –  sono esposte le fotografie dei personaggi da lui caricaturati, nonché una biografia che ci racconta chi fossero. Questa particolarità, che offriamo ai visitatori e che è frutto di nostre ricerche negli archivi della biblioteca nazionale francese, permette di immergersi nel clima e nell’atmosfera del tempo e avvicina il visitatore a quelle persone che Lautrec amava e ammirava.

“Le Rire” si avvalse della collaborazione dei più brillanti scrittori, poeti, giornalisti e aforisti del tempo, le cui storie divertenti e gli echi della scena letteraria o teatrale del momento erano letti e commentati nei caffè parigini e seppe promuovere una cultura grafica impareggiabile, pubblicando le illustrazioni satiriche e umoristiche di artisti quali Théophile Steinlen, Jean-Louis Forain, Caran d’Ache (Emmanuel Poiré), Adolphe Willette, Charles Léandre, Lucien Métivet, Félix Vallotton e moltissimi altri.

Tutti gli artisti dell’epoca erano soliti attendere pazientemente, fuori della redazione, l’accettazione o meno di un disegno, pur di far conoscere il proprio talento tramite le pagine di quel giornale così popolare presso i nuovi avidi lettori di quel periodo .

In mostra alcune splendide litografie dei celebri artisti che vi collaborarono.

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ultimo aggiornamento: 09-12-2016


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